Una presentazione scintillante, viva, che ha intrigato gli amanti del teatro che sono accorsi al Manini di Narni per sentire le novità pensate per loro da Davide Sacco e Francesco Montanari per la quarta edizione della Stagione teatrale. E sono novità importanti perchè si vede che il nome della rassegna narnese si sta facendo sempre più largo nel panorama nazionale e che attori e registi sempre di più alta popolarità hanno pensato di starci, di partecipare ad un movimento come quello del Manini, che cresce sempre, col pieno supporto del Comune, rappresentato sul palco dall’assessore Giovanni Rubini. La rassegna ha pure un titolo che spiega parecchio “L’impossibile possibile”.
La stagione, allora. Intanto va detto, per fare chiarezza che questa è la seconda programmata al Manini. La prima è quella del Teatro Stabile dell’Umbria, più paludata, più, si potrebbe dire, ingessata. Sacco e Montanari invece portano le bollicine della innovazione e della spettacolarità. E della concretezza. Per dire: il palcoscenico era stato diviso con un grande telo. Dietro c’erano le scene de “Il Medico dei Maiali”, opera scritta e diretta, da Davide Sacco con attori del livello di Luca Bizzarri, lo stesso Francesco Montanari, David Sebasti e Mauro Marino. Loro sono saliti sul palcoscenico ed hanno intrattenuto il pubblico strappando risate ed applausi. Si inizierà il 13 novembre per dieci spettacoli, sino al primo aprile.
Di seguito sono elencati, con qualche nota, gli spettacoli, che hanno, pare di capire, il file-rouge della leggerezza “ponderata”, alla ricerca dell’equilibrio classico del far ridere e far pensare. Mai facile ma pare che Montanari e Sacco stiano sulla strada per realizzarlo appieno. Va anche detto che la presentazione è stata davvero un altro spettacolo, brillante e scanzonato, dove il divertimento e le speranze si sono tagliate a fette e che ha fatto uscire gli spettatori davvero di buon umore. C’è stato anche da ridere quando Luca Bizzarri si è lamentato del cibo narnese, quasi un affronto di lesa maestà: lo ha fatto, chi lo sa? solo per battuta. Ha “lamentato” come a Narni si mangi solo carne cruda e tartufo. E si beva solo ciliegiolo. Ma a ben vedere un filo di ragione ce l’ha davvero!
La direzione del Manini è comunque feconda di idee, col coinvolgimento dei giovani coi corsi di recitazione e spettacoli esclusivamente dedicati alle scuole. Arriverà anche David Pompili, l’artista, il pittore, che ha riempito di opere pregevoli i palazzi di Narni Scalo con murales giganteschi dedicati ai grandi italiani del cinema. A lui il compito di rivitalizzare l’interno del teatro per trasformarlo in un posto ancor più vivo: si vedrà come, più avanti. La stagione dovrà convivere anche con un cantiere che sta mettendo sottosopra le “pertinenze” del teatro: lavori ineludibili se si voleva farlo diventare ancor più moderno e senza barriere. Un ascensore arriverà sino al tetto e renderà tutto più facile e accessibile.
Ecco il comunicato ufficiale della Direzione artistica
IL PROGRAMMA
Si parte mercoledì 13 novembre con “Din Don Down”. ln scena il carismatico Paolo Ruffini che resiste alle incursioni sfrenate degli attori con disabilità della Compagnia Mayor von Frinzius, accompagnati dalle note di Claudia Campolongo al pianoforte. Un concentrato di spregiudicata ironia e brillante improvvisazione, un happening senza regole, che sovverte il senso più profondo di ciò che ci ostiniamo a definire “normale”, che sorprende e incanta, tra comicità, disobbedienza e tenerezza. Giovedì 5 dicembre spazio a Maurizio Lastrico. Una solida formazione teatrale e un’altrettanta proficua vita cabarettistica si fondono insieme nello spettacolo “Sul Lastrico”, per cercare di raccontare “semplicemente” un essere umano.
Nella serata di lunedì 16 dicembre andrà in scena il pluripremiato spettacolo “La Classe”, scritto e diretto da Fabiana lacozzilli. Una macchina scenica perfettamente costruita, tra puppets, performer e voci di adulti, che fa rivivere i ricordi di una classe elementare di 40 anni fa: la maestra, i compagni, le speranze e i timori di allora, e le conseguenze di adesso.
Domenica 5 gennaio ospiteremo “La grande Magia”, opera straordinaria di Eduardo de Filippo, diretta da Gabriele Russo con un’affiatata e numerosa compagnia capitanata da Michele Di Mauro e Natalino Balasso. Una commedia nera, a tratti drammatica e misteriosa, che supera il racconto familiare e si apre a molteplici interpretazioni grazie al magico gioco della drammaturgia eduardiana.
Sabato 11 e domenica 12 dicembre sarà la volta della nuova produzione targata LVF – Teatro Manini di Narni insieme a Ente Teatro Cronaca: “Il Medico dei Maiali”. Cosa succede se muore un re e l’incertezza innesca insidiosi giochi di potere? Quanto “bestiale” può divenire l’essere umano? Lo spettacolo, scritto e diretto da Davide Sacco, sarà interpretato in scena da Luca Bizzarri, Francesco Montanari, David Sebasti e Mauro Marino.
La stagione prosegue poi giovedì 30 gennaio con “Il Clown dei Clown”: David Larible è considerato il più grande clown al mondo, si è esibito con successo in quattro continenti, ha entusiasmato il pubblico del Madison Square Garden di New York (120.000 persone in un solo week end!). Ha vinto il prestigioso “Clown d’Oro” di Monte Carlo. Fra i suoi ammiratori Jerry Lewis e Woody Allen. Ma tutto questo non basta a descriverlo. Uno spettacolo per tutti che rapisce, seduce, commuove. Si continua poi con lo spettacolo “Orazio”, tratto dall’Amleto di William Shakespeare, scritto, diretto e interpretato da Paolo Mazzarelli, che andrà in scena domenica 16 febbraio. Una commedia che ha al suo centro un Orazio di oggi, un antieroe, alle prese con un amico in difficoltà, perso in una realtà che lo inchioda – teatro o non teatro, questo e il problema – al ruolo di testimone.
Mercoledì 19 febbraio Corrado Nuzzo e Maria di Biase porteranno in scena “Detirio a due” di Eugène lonesco, un piccolo capolavoro del Teatro dell’Assurdo, un irresistibile scherzo teatrale dove la cornice comica e beffarda e il funambolismo verbale fanno comunque trasparire una società che affoga nella tragedia quotidiana e nella sconcertante gratuità dei comportamenti.
Martedì 4 Marzo ospiteremo lo spettacolo “La Ferocia”, dal romanzo di Nicola Lagioia. Il collettivo teatrale VicoQuartoMazzini Premio Hystrio 2021 come migliore compagnia emergente – porta sul palcoscenico il romanzo che nel 2015 è valso il Premio Strega al suo autore.
Chiude la stagione, martedì 1 aprile, “Pirandelto Putp” , regia di Gioele Dix con Massimo Dapporto e Fabio Troiano. Sembra un semplice gioco di ribaltamento dei ruoli, ma la scoperta di inquietanti verità scuoterà i precari equilibri trovati dai personaggi e farà precipitare la commedia verso un finale inaspettato.
«La stagione diretta da Montanari e Sacco si riconferma un presidio centrale per la vita culturale della città di Narni – ha affermato il sindaco Lorenzo Lucarelli – l’offerta ampia stimola non solo la città di Narni ma risulta attrattiva per tutto il territorio, facendo vivere il centro storico intorno alle
iniziative del Teatro e registrando presenze sempre in crescita. Importante sottolineare poi come le produzioni del Teatro Manini portino il nome di Narni in giro per tutta l’Italia, in teatri importanti come il Mercadante di Napoli, il Quirino di Roma, il Franco Parenti e il Carcano a Milano, associando la nostra città a un alto livello di qualità culturale e artistica e promuovendo il nostro ricco e bel territorio anche fuori dai confini regionali».
«Siamo molto fieri della programmazione di quest’anno – dichiarano i direttori Francesco Montanari e Davide Sacco – e ci è piaciuto racchiuderla nel sottotitolo “L’impossibile possibile”, perché rappresenta anche la scommessa di un lavoro costante sul territorio che si conferma vincente, grazie al sostegno di spettatori, cittadini e amici senza i quali tutto questo non sarebbe possibile. E quest’anno i nostri abbonati potranno veramente spaziare tra generi completamente diversi e tra esperienze teatrali uniche. L’impossibile possibile e il racconto di tutte le cose, di tutti i gesti dell’anima che si materializzano e compaiono come antiche magie nello sguardo tra persone, nell’incontro costante, nella condivisione di speranze e sogni. Vedere oltre la materia, raccontare oltre la storia, sognare ciò che sarà reale, leggere tra le pagine di un libro, tra le strofe di una canzone un mondo possibile, non ora, non qui, ma possibile, come una resistenza della bellezza, come un’architettura fantastica, retta solamente dai sentimenti e dai sogni. Pian piano, nel buio della realtà, si dipana la bellezza dell’immaginazione, come navigare tra le stelle. Il nostro lavoro è e sarà permettere a tutti di essere semplicemente liberi di sognare, perché è in questa libertà che abita la democrazia.
Un’importante novità che prenderà vita nel foyer e negli ordini del Teatro sarà il progetto ManiniArtGallery, curato dall’artista David Pompili. Una programmazione di esposizioni artistiche contemporanee che saranno arricchite da vernissage, incontri con gli artisti, presentazioni e appuntamenti a tema, installazioni e performance. Un ulteriore passo per raccontare la centralità del Teatro come spazio polifunzionale che si apre all’arte contemporanea nelle sue diverse sfaccettature.
Il Teatro Manini prosegue quindi il suo posizionamento come cuore pulsante della vita culturale della città di Narni, come testimoniano anche le dichiarazioni di alcuni sostenitori storici. «Sostenere le attività culturali del Manini è molto di più di una partnership – dichiara in merito Federico Montesi, leader di Energy Solutions – è vivere da protagonisti la crescita culturale di una comunità, condividere le emozioni di ogni debutto, di ogni progetto che si realizza e poterlo sentire in piccola parte come un proprio risultato. Credo che il teatro Manini sia parte dell’identità del luogo dove viviamo, ed è un onore per noi poterne essere parte attiva».
«ll nostro impegno per il territorio e alto – dichiara Marco Proietti della Gubbiotti Moreno SRL – e la stagione del Teatro Manini è un presidio culturale fondamentale, testimoniato dai numeri che crescono ogni anno e dalla partecipazione sempre maggiore della comunità. Credo nel progetto messo in piedi da Davide Sacco e Francesco Montanari, che può portare il nostro territorio con le sue peculiarità e caratteristiche a essere conosciuto in ltalia e anche oltre, grazie alla cultura.
«Spesso ce ne dimentichiamo, ma la cultura è il motore della società e il teatro ne è uno dei carburanti – aggiunge Claudia Sabatini, di Servizi Globali SRL – Sostenere il teatro del mio territorio significa sostenere il territorio stesso, ampliarne Ia mente e le prospettive. Personalmente, inoltre, ogni volta che vado a teatro è come compiere un viaggio, ed è un onore poter in parte partecipare a una realtà che tanto mi ha dato in termini umani».