Il gioco è fatto di tattica, di parole dette e non dette, anche un po’ snervante e poco compreso dai cittadini. Ma c’è pure una mancanza vera di candidati che vogliano “correre” per la poltrona da sindaco del Comune di Narni ad una quarantina di giorni dal deposito delle candidature.
Il centrodestra ha sondato l’impossibile, decine di personalità, ma sino ad ora ha ricevuto solo rifiuti. Ed allora sembra che la prima ipotesi, quella di David Veller Fornasa quale candidato a sindaco, rimanga la più probabile. Veller è figura di primo piano nella Lega provinciale e sarebbe interessato a ritentare dopo quasi trenta anni, da quando venne sconfito nettamente da Luigi Annesi. Ma nel frattempo il mondo è davvero cambiato e non c’è più nemmeno l’ombra del partito comunista che ancora tirava e non poco.
Il centrosinistra invece non si è ancora riunito per trovare soluzioni: il “delfino” di Francesco De Rebotti è Lorenzo Lucarelli, il quale ha forti appoggi anche nel mondo economico del territorio. Non ha avuto però l’accordo del Movimento Cinque Stelle e nemmeno dei Socialisti, che contano assai. Anzi quest’ultimi si sono anche preparati ad andare da soli, definendo un loro programma elettorale, che sta girando nel web, programma che a sentirli contiene “molte cesure con la sindacatura che sta per tramontare”.
I Cinque Stelle potrebbero anche mettere in piedi una lista di supporto a Lucarelli, sarebbe una buona occasione per evitare di contarsi e magari, sparire dalla vita politica narnese, pure per il fatto che ormai non hanno più una loro politica autonoma.
Ci sarà in corsa, non per quella di sindaco, ma per quella di presidente del consiglio comunale, anche Francesco De Rebotti, che porterebbe il vero traino alla sua coalizione.