Giovedì scorso, presso l’Archivio di Stato di Terni, si è svolto un convegno su “Villa Palma” in cui è stata presentata la tesi di laurea sul suo recupero scritta da Marco Angelosanti, per il corso di laura in Ingegneria e Architettura presso l’Università “La sapienza”, di Roma.
L’impegno su Villa Palma per Terni Città Futura , che ha organizzato l’evento, dura da anni, lo ha ribadito ancora una volta il consigliere comunale di Terni Civica, Michele Rossi.
“La presenza di cosi tante persone anche a questo nuovo appuntamento ci dimostra ancora una volta quanto forte sia il legame tra la città e l’antica dimora cinquecentesca. Abbiamo affrontato l’abbandono di Villa Palma richiamandone ogni suo aspetto di valore da quello architettonico a quello storico fino alle grandi potenzialità in termini di futuro utilizzo dopo il recupero. Mai però – ha detto Rossi – c’eravamo spinti cosi nel tecnico e nello specifico. L’abbiamo fatto grazie ad un nostro giovane concittadino e la sua tesi. Un lavoro di eccezionale approfondimento che generosamente, per questo lo ringraziamo, lo stesso ha messo a disposizione della città e di noi che da anni combattiamo per il recupero del bene. Tavole alla mano ci ha dimostrato come è possibile tecnicamente fermare l’inarrestabile declino del bene, inevitabile nonostante alcuni interventi recenti di copertura e parziale puntellamento. Grazie al suo lavoro l’emozione per i tanti presenti di vedere una Villa Palma ben diversa da quella fin qui conosciuta. Una proposta di recupero – ha detto ancora Rossi – che ne conserva e ne valorizza il valore di dimora storica aprendola ed attrezzandola per eventi prestigiosi con sala conferenze, camere e suite”.
BRUTTE NOTIZIE DA SPOLETO
Mentre a Terni si svolgeva il convegno presso il tribunale di Spoleto si teneva la seconda asta per la vendita della VILLA. Anche questa, come la prima, è andata deserta. Sembrerebbe dunque che a nessuno interessi questo Bene.
A fine aprile si svolgerà la terza asta con un prezzo vendita ancora ribassato fino a 1 milione di euro.
Qualcuno si farà avanti, prima che crolli tutto?