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Ieri pomeriggio, il COSEC, Comitato Servi Educativi, insieme a una rappresentanza di genitori ha effettuato un sit in davanti alla scuola “Trebisonda”, a Borgo Bovio. La scuola, infatti, verrà chiusa. Anche se – precisano – non c’è un documento ufficiale del Comune di Terni. La scuola verrà chiusa perché i genitori non se la sono ritrovata nei moduli utilizzati per le iscrizioni dei loro bambini. Dunque, l’esperienza della “Trebisonda”sta per concludersi. Anche se ci sono rimasti soltanto i bambini dell’ultimo anno. Le famiglie ci tenevano che questi bambini terminassero il loro percorso educativo nella stessa scuola tanto che non avendoli iscritti in altre scuole, questi bambini rischiano seriamente di rimanere a casa il prossimo anno.
Domanda, perché lo fanno? perché chiudono anche la Trebisonda e anche il Grillo parlante dopo Campitello? per risparmiare, è la risposta. Ma – si obbietta a Borgo Bovio – ci sono i locali sfitti della circoscrizione che potevano essere utilizzati, se proprio si voleva risparmiare sugli affitti. “Ci hanno detto che il problema erano le cucine ma, secondo noi, l’investimento sulle cucine, in un anno se lo sarebbero ripagato”. Inoltre il Comune di Terni paga 44 mila euro annui per locali attigui alla Trebisonda, che sono sfitti.
E fa un certo effetto sentire la difesa appassionata di una scuola comunale da parte di tutti i genitori che la ritengono una eccellenza. Una cosa , dunque, di cui l’amministrazione comunale dovrebbe andare fiera e orgogliosa.
Cinzia, una delle mamme presenti, nell’intervista che potete vedere, esprime tutto il suo rammarico dopo aver tessuto le lodi a questa scuola comunale:”è un grosso dispiacere – dice – io spero che non venga chiusa. Se mi dicono che Emanuele (il suo secondo figlio, che ora va in un asilo statale, n.d.r.) può venire in questo asilo, io non ci penso su due volte, perché la zona, anche i bambini, hanno bisogno di questo asilo, non può essere chiuso, asili come questo non ci sono da nessun’altra parte”.
Vista la situazione ai genitori non resta che adire le vie legali. “Come si fa – afferma Ilenia Sorbelli – a far valere le proprie ragioni? andando, nostro malgrado, per vie legali”.