Si è svolto questa mattina nel carcere di Terni , dalle 11,30 fino oltre le ore 13, l’interrogatorio di Andriy Halan, l’autore dell’omicidio di Sandro Bellini. Halan è stato interrogato, alla presenza del suo avvocato, Bruno Capaldini, dal giudice per le indagini preliminari, Simona Tordelli e dal Pubblico Ministero, Tullio Cicoria.
Sull’esito dell’interrogatorio c’è molto riserbo. L’avvocato Capaldini, raggiunto telefonicamente, invita alla massima prudenza “poichè sono possibili sviluppi delle indagini”. L’avvocato Capaldini si limita ad affermare che il suo assistito “è collaborativo, ha risposto alle domande del GIP e del PM , ha sostanzialmente confermato la prima versione resa ai carabinieri quando lo hanno tratto in arresto e ha fornito anche ulteriori spunti per un approfondimento delle indagini, indagini , peraltro, ancora in corso”.
All’interrogatorio era presente anche una interprete di lingua russa. Per le domande più tecniche e per le risposte più delicate, infatti, ci si è affidati alla sua lingua madre.
L’avvocato Capaldini si è stretto nel riserbo più assoluto quando gli abbiamo chiesto se Halan ha detto le modalità con le quali ha ucciso Sandro Bellini e se lo stesso Halan ha agito da solo o ha avuto dei complici.
E’ confermato, invece, il movente che è di natura passionale.
“Attendiamo – ha aggiunto l’avvocato Capaldini – l’esito dell’esame autoptico che si è svolto questa mattina”.