Nell’udienza di oggi per il processo a carico di Mariel Mjeshtri autore dell’omicidio di Oltjan Nela, ragazzo albanese di 20 anni, morto a Terni il 9 dicembre scorso dopo essere stato aggredito in via Piemonte nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 2015, è stato ascoltato il consulente che ha redatto la super perizia, il professor Luigi Cipolloni.
Il perito è giunto alle conclusioni che “il coltello appare di per sé idoneo alla produzione delle lesione addominale e della parete aortica”.
Scrive ancora il perito: “l’azione lesiva principale venne condotta a livello addominale ove sono certamente presenti anche altri organi, oltre all’aorta effettivamente lesa, la cui lesione può potenzialmente determinare la morte del soggetto pur se appare indubbio che la lesione vascolare effettivamente prodottasi nel caso di specie possa essere considerata una mera circostanza sfortunata conseguente ad un colpo inferto all’addome con notevole violenza”.
Massimo Proietti che assiste Mariel Mjeshtri afferma che “le conclusioni del consulente sono illuminanti, aprono scenari nuovi perché , per la prima volta, dopo la nostra consulenza di parte, si parla effettivamente di un evento sfortunato. Quindi- aggiunge l’avvocato Proietti – la concausa diventa effettivamente da valutare nel processo; è un elemento, questo, che dovrà essere valorizzato ai fini di graduare l’intensità del dolo per il raggiungimento di una sentenza equa in relazione a come sono andati i fatti”. Secondo l’avvocato Proietti “appare ridimensionato lo scenario indiziario” e ribadisce “la casualità del colpo che ha avuto un esito fatale solo a causa dell’introflessione dell’addome”.
Di parere opposto l’avvocato di parte civile , Francesco Mattiangeli, secondo il quale “l’esito della perizia conferma così come aveva ritenuto il nostro consulente, Fabio Suadoni, che il coltello utilizzato per sferrare il colpo mortale si è dimostrato idoneo a cagione la morte così come la zona attinta (addome) presenta organi vitali. Non vi è spazio – aggiunge Mattiangeli – per ipotesi alternative così come adombra la difesa, all’omicidio volontario”.
Il processo con rito abbreviato si svolgerà il prossimo 13 ottobre.
Il GIP è Simona Tordelli, il pubblico ministero, Raffaele Pesiri.