Scontro fra legali in vista del processo a Marjel Mjeshtri, accusato dell’omicidio di Oltjan Nela. L’aggressione mortale avvenne la notte fra il 7 e l’8 dicembre , in via Piemonte, a Terni. Oltjan morì il 9 dicembre in seguito alle lesioni riportate.
LE NOTIZIE DELL’AGGRESSIONE, DELLA MORTE DI OLTJAN E DEGLI ARRESTI
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A difendere il Mjeshtri, albanese di 21 anni, è l’avvocato Massimo Proietti. “Io ho fatto indagini difensive – sostiene l’avvocato Proietti – dalle quali risulta che l’arma non era idonea provocare la morte , perizia effettuata dal medico legale Mauro Bacci che io ho depositato in indagini difensive e che, in realtà, l’evento morte si è verificato solo per una drammatica casualità per il fatto che è stato attinto un punto vitale, sia pure inavvertitamente; questo è un punto focale che andrò a sostenere per la tesi della legittima difesa”.
“Ho fatto anche un’altra perizia – aggiunge l’avvocato Proietti – dalla quale risulta , data la giovane età e le condizioni del momento, probabilmente la gestione di questa situazione non è stata delle migliori e questo ha comportato una reazione che, comunque, va giustificata e ritenuta idonea a sostenere la legittima difesa proprio perché il momento non è stato adeguatamente gestito proprio per la giovane età e le difficoltà del ragazzo”.
“Il rito abbreviato è secco – aggiunge l’avvocato Proietti – si fa su quel che c’è e naturalmente sulla base degli atti depositati dalla difesa”.
“Io sostengo la legittima difesa – ribadisce il legale di Mjeshtri – perché nel corso del litigio il mio assistito sarebbe stato aggredito con un coltello di ben 20 centimetri e lui ha reagito con questo questo coltellino multi-uso che aveva in tasca, con una lama di 6,5 centimetri, inidonea secondo il medico legale Bacci a cagionare la morte se non per una tragica fatalità e per la esile corporatura della vittima perché se avesse colpito una persona con una corporatura diversa non avrebbe causato una ferita letale”.
Di parere opposto è Francesco Mattiangeli , il legale che assiste la famiglia di Oltjan Nela.
“Quanto all’ipotesi di legittima difesa – afferma l’avvocato Mattiangeli – è totalmente insussistente, peraltro è stata già esclusa dal Tribunale della Libertà al quale si è rivolto lo stesso Mjeshtri , negandogli la scarcerazione; è piuttosto vero il contrario e cioè che è stato Oltjan Nela a difendersi dall’aggressione e, comunque, quando è stato colpito, Oltjan non impugnava alcun coltello”.
A Oltjan Nela fu trovato un coltello, “si – conferma l’avvocato Mattiangeli – ma ce l’aveva in tasca, così come sembra anche emergere dalla lettura testimoniali”.
L’avvocato Mattiangeli contesta anche l’eventualità dell’omicidio classificato come “preterintenzionale”: “è stata esclusa dal Tribunale della Libertà; sarà stato anche un coltellino ma aveva una lama di 6,5 centimetri, che , per noi,è assolutamente idoneo a provocare la morte come dimostra la perizia del nostro medico legale, Fabio Suadoni”.
“Secondo me – ribadisce l’avvocato Mattiangeli – c’è sempre stata la volontà di uccidere e ritengo insussistente sia l’ipotesi della legittima difesa, sia quella dell’omicidio preterintenzionale”.
L’avvocato Mattiangeli ha confermato che la famiglia si costituirà parte civile al processo.