Un conto è una sentenza del Tribunale e un altro è, invece, la “mala gestio” politica che ha condotto il Comune di Terni nel dissesto economico-finanziario. E qui le colpe sono tutte del PD che lo ha causato. IL gruppo consiliare in regione Umbria risponde aun comunicato del gruppo regionale del PD https://tinyurl.com/y64c3z7m(link is external)
“Troviamo surreali le dichiarazioni degli esponenti del PD umbro ai quali consigliamo un ripasso della recente storia politica della città di Terni che evidentemente o non conoscono o fanno finta di non conoscere- scrive la Lega”.
“Gli esponenti regionali del Partito democratico parlano di restituire ‘dignità’ alla storia politica di Di Girolamo e degli ex amministratori, ‘sempre mossi dalla volontà di fare il bene di Terni e dei ternani’. Nel fare questo cadono in un ridicolo tentativo di voler confondere gli esiti del Processo Spada con la realtà appurata di un dissesto economico-finanziario che proprio il PD ha causato, creando oltre 80milioni di euro di debito alle casse comunali. Di questa mala gestio che in casa PD chiamano ‘fare il bene di Terni e dei ternani’, i cittadini ne hanno pagato le conseguenze e continueranno a pagarle con tasse locali al massimo e possibilità limitata di investimenti da parte dei nuovi amministratori del Comune di Terni”.
“A differenza di quanto scrivono gli esponenti della sinistra – aggiungono i consiglieri leghisti – dal loro palazzo arroccato e senza finestre, i cittadini ternani conoscono bene le vicende che riguardano la loro città e se hanno deciso di affidare la guida di Terni alla Lega e al centrodestra, non è stato solo in seguito alle conseguenze del Processo Spada, ma in virtù di una gestione del Comune pessima, superficiale e autoreferenziale, lontana dai problemi reali, consumata da lotte di potere nelle segrete stanze. Le differenze tra il modo di amministrare del passato e quello di oggi, dove le strade vengono asfaltate, i cantieri ripartono, la sicurezza torna ad essere un obiettivo raggiungibile, il turismo e le attività culturali rifioriscono – conclude la Lega – è sotto gli occhi di tutti. Nel vano tentativo di nascondere la polvere sotto al tappeto, il ‘nuovo’ PD assomiglia sempre più a quello vecchio”