“L’amministrazione comunale di Terni al fine di promuovere attività che favoriscano, nell’utilizzo del tempo libero, la socializzazione e la valorizzazione di ampie aree verdi urbane, riqualificandole, intende mettere a disposizione dei cittadini, lotti da destinare a orti urbani”.
E’ la delibera 212 dello scorso 10 agosto del Comune di Terni con la quale è stato approvato il decreto attuativo per la realizzazione di alcuni orti urbani.
Per la concessione non è previsto alcun canone.
A carico del cittadino utente ci saranno le spese di recinzione dell’orto, per la realizzazione di un deposito attrezzi e, se previsto, per le opere di presa idrica. La durata della concessione è di 6 anni. E’ escluso il tcito rinnovo. pertanto, tre mesi prima della scadenza del contratto, il cittadino dovrà chiedere il rinnovo della concessione.
E’ fatto divieto al concessionario di svolgere nell’area , attività diversa da quella della coltivazione. Quindi, ad esempio, è vietato detenere o allevare nell’orto qualsiasi animale. Come è vitate svolgere attività a fini di lucro. Come pure è vietato accendere fuochi o bruciare sterpaglie. Se l’orto non sarà curato o sarà incolto, la concessione verrà revocata.
La raccolta delle domande avverrà negli uffici territoriali comunali situati in via Puglie, in via del mandorlo e via degli oleandri.
Per l’individuazione dei concessionari il Comune di Terni ha provveduto alla istituzione di una apposita commissione che ne valuterà i requisiti. Ad esempio, fra le altre cose, per accedere agli orti urbani non si dovrà già possedere altro appezzamento di terreno agricolo.
Lo scorso 3 marzo il consiglio comunale di Terni aveva approvato all’unanimità il regolamento per la conduzione e la gestione degli orti che prevedeva alcune limitazioni: ad esempio la distanza di almeno 10 metri dalle abitazioni e l’esclusione di alcune aree come Sin Terni Papigno, aree Sir inserite nell’anagrafe regionale delle aree inquinate, aree di massima ricaduta delle polveri sospese.
“Il lavoro di predisposizione del regolamento è stato portato a termine – ha specificato Francesco Filipponi, presidente della seconda commissione – sulla base di un atto d’indirizzo del consiglio del 2014, sulla base di una delibera di giunta che ha individuato le aree e dopo aver ascoltato diverse associazioni e soggetti, con grande condivisione in commissione e con la Giunta”.