De Luca aveva ricordato nel suo intervento il sovraffollamento che si era creato di recente nel Pronto Soccorso con un numero elevatissimo di pazienti nelle giornata del 22 febbraio e aveva sottolineato la necessità di “riattivare, il Pronto Soccorso e 30 posti letto di medicina all’ospedale di Narni. Altrimenti è possibile che situazioni simili, egregiamente gestite dal personale in servizio, possano ripetersi’. É necessario e indifferibile – aveva aggiunto De Luca – il potenziamento e l’integrazione dei servizi sanitari del Santa Maria con quelli offerti dall’Usl 2, congiuntamente ad un potenziamento del personale. C’è una desertificazione dei servizi sanitari che potrebbero fare da filtro agli accessi al Pronto soccorso del Santa Maria. Nei territori limitrofi la carenza di medici di base e guardie mediche, punti di pronto soccorso o primo intervento sempre più rarefatti e che funzionano solo a metà, sono solo alcune delle cause che generano un afflusso ingestibile per il nosocomio ternano”.
Rispondendo l’assessore Coletto ha aggiunto che ” si rileva un problema di sovraffollamento ma tutto il resto rimane al di sotto del numero accessi che questo tipo di strutture deve garantire. Sono state messe in atto misure di riorganizzazione del Pronto soccorso per potenziare il servizio, anche negli aspetti comunicativi e dell’accoglienza”. L’assessore ha peraltro dovuto peraltro ammettere che “il crescente stazionamento e l’aumento degli accessi ha causato notevoli difficoltà, con la presenza costante di circa 80 pazienti nell’area del Pronto soccorso” per cui ha sottolineato che ” I pazienti a bassa intensità di cura dovranno essere inviati altrove” ma “la gran parte dei pazienti e dei familiari hanno rifiutato il trasferimento presso altri ospedali”.
“Di prossima attivazione – ha aggiunto ancora l’assessore – l’ambizioso progetto sperimentale dell’Ambulatorio dei codici verdi e bianchi con medici del Pronto soccorso e medici di medicina generale, che però potrà partire dopo la formazione dei giovani medici. Altre azioni previste sono: realizzazione di struttura dedicata ai casi covid e ampliamento del Pronto soccorso. I lavori – ha detto Coletto – non sono ancora partiti perché è in corso la revisione del progetto. È stata acquistata una nuova ambulanza di tipo A assegnata all’Azienda ospedaliera di Terni per adeguare la rete emergenziale”. Infine l’assessore ha ricordato che “l’Azienda ospedaliera di Terni riceve uno specifico finanziamento per garantire il funzionamento del Pronto soccorso, che per il 2022 è stato di 6,8 milioni. L’ospedale di Narni, sarà un ospedale di base per acuti dove sono attivi 14 posti letto di medicina, a cui si aggiungeranno 20 posti di comunità”.
Da Terni è intervenuto il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, Claudio Fiorelli (medico in ospedale): “La giunta regionale ha scaricato ufficialmente l’azienda ospedaliera di Terni. In pratica se nei giorni scorsi ci sono stati casi limite di attesa oltre le 24 ore, se c’è sovraffollamento nel Pronto soccorso, se ci sono letti in corsia, se vengono registrati afflussi straordinari di pazienti, non sono questioni che riguardano la giunta regionale. Questo perché come affermato dall’assessore regionale Coletto, gli accessi registrati al Pronto Soccorso del Santa Maria di Terni “sono comunque inferiori a quelli che dovrebbe garantire un DEA di II livello”. In pratica, rispondendo all’interrogazione presentata dal nostro portavoce in consiglio regionale, Thomas De Luca, Coletto ha buttato la palla in tribuna e smentito, per l’ennesima volta, le promesse fatte” E’ ciò che scrive in una nota il consigliere comunale e candidato sindaco di Terni Claudio Fiorelli.
“E’ semplicemente indegno che la Regione Umbria si comporti in questo modo di fronte alle questioni poste dall’azienda ospedaliera di Terni – aggiunge Fiorelli – una mancanza di rispetto per un’intera comunità che vive sulla propria pelle le condizioni disumane cui sono costretti sia i malati che gli operatori sanitari. Come se non bastasse l’assessore Coletto ha anche confermato che non verranno ancora riattivati i posti letto di Medicina richiesti sull’ospedale di Narni e che non ci sono certezze neanche su quando avverrà la riattivazione 24h del Pronto Soccorso visto che al momento mancano le risorse. ‘Il Pronto Soccorso dell’azienda ospedaliera Santa Maria non può essere considerato come l’unica interfaccia con i servizi sanitari dove trovare soluzione a tutti i bisogni di salute’ scriveva in una nota l’azienda ospedaliera di Terni che invitava in maniera esplicita e urgente la giunta regionale ‘ad adempiere alle proprie disposizioni senza ulteriore indugio con l’esortazione a riattivare, come disposto nella delibera di giunta regionale, il Pronto soccorso e 30 posti letto di Medicina presso l’ospedale di Narni’. Assistiamo invece con incredulità – conclude Fiorelli – al continuo depotenziamento dei servizi sanitari nell’Umbria meridionale, nel totale disinteresse dell’assessore veneto alla sanità umbra e della classe politica ternana, presa dalle beghe interne piuttosto che ad occuparsi della salute dei cittadini”.