Mentre sono in corso le procedure di gara per il completamento e potenziamento dell’impianto di climatizzazione di tutti gli edifici, all’ospedale di Terni il piano straordinario di condizionamento previsto per l’estate 2016 è stato completato con l’installazione di 105 condizionatori mobili alle finestre delle degenze e degli ambulatori che, in attesa dell’adeguamento programmato contestualmente all’avanzamento dei lavori di ristrutturazione, al momento sono ancora privi di condizionamento strutturale.
In particolare sono stati installati 8 “pinguini” al sesto piano (negli ambulatori nell’area degenza della cardiologia), 25 al quinto piano (nell’area della clinica medica, chirurgia toracica e ambulatori di chirurgia vascolare), 14 al quarto piano (lungodegenza, ortopedia e studio medici), 11 al quarto piano (nell’area di ginecologia e ostetricia e dell’urologia, ambulatorio ecografico, segreteria centro cellule staminali), 10 a secondo piano (nell’area testa-collo, negli ambulatori di epatogastroenterologia e radiologia ambulatoria ecografica), 11 al primo piano (negli studi di chirurgia urologica mininvasiva, in pediatria e TIN-terapia intensiva neonatale, e in altri studi del corridoio centrale). Altri 26 condizionatori sono stati installati primo piano seminterrato, nei poliambulatori, nella sala pre e post operatoria, in emodialisi (ambulatorio dialisi preritoneale e nefrologia e degenza), obitorio, anatomia patologica e alcuni uffici amministrativi.
“Privilegiando il comfort nelle stanze dei degenza e negli ambulatori, sono queste le azioni predisposte in via prioritaria per superare la criticità dell’elevata temperatura estiva, – ha spiegato il direttore generale Maurizio Dal Maso – considerando che, in relazione al rifacimento della facciate erano stati rimossi alcuni impianti con unità refrigerante esterna, per i quali abbiamo appunto previsto la sostituzione temporanea con apparecchi portatili. Nel frattempo era già stata messa in sicurezza la produzione refrigerante al servizio delle aree climatizzate (sale operatorie, servizi e degenze varie) attraverso il raddoppio della potenza installata (1 Mv aggiuntivo) superando i rischi precedentemente presenti in caso di avaria. Si era proceduto inoltre alla predisposizione dei collettori necessari agli incrementi previsti a regime per il raffrescamento di tutte le aree residue”.