Si è riunita questa mattina l’unità di crisi istituita presso l’ospedale di Terni in seguito al terremoto dello scorso 24 agosto. All’ospedale di Terni non c’è stato nessun nuovo arrivo di feriti nella notte e nella prima mattinata, ma resta alto il livello di allerta.
L’unità di crisi conferma che l’attività chirurgica programmata è parzialmente ripristinata, in particolare per gli interventi oncologici e ad alta priorità. Al fine di rispondere con la necessaria tempestività all’emergenza relativa al terremoto, restano confermati l’impegno della sala 1 dell’emergenza-urgenza, delle aree di degenza da destinare ad eventuali pazienti provenienti dalle aree colpite dal sisma e il potenziamento dell’organico al Pronto Soccorso.
Cresce il numero dei donatori di sangue: in mattinata un centinaio di persone si è recato al Servizio trasfusionale per effettuare la donazione.
La direzione dell’Azienda ospedaliera “Santa Maria” conferma che nell’immediato non si sono criticità per le scorte di sangue e di fronte all’incredibile esempio di sensibilità e solidarietà umana che ha dimostrato la città, invita tutti coloro che desiderano donare a non presentarsi spontaneamente tutti in queste ore, ma a rivolgersi alla sedi AVIS per consentire un coordinamento con il Centro Trasfusionale in base alle effettive necessità.
Per quanto riguarda le abitazioni c’è da dire che i vigili del fuoco di Terni, fra ieri e oggi, hanno effettuato una sessantina di verifiche e, al momento, non sono segnalate criticità.