Prosegue il nostro viaggio nella oncologia dell’ospedale di Terni. Oggi ci occupiamo dell’ambulatorio E della dottoressa Claudia Caserta.
Nella prima parte ci siamo occupati dell’ambulatorio H
“Scegli i tuoi alleati e impara a lottare in compagnia, nessuno vince una guerra da solo” dal Manuale del Guerriero della Luce / Paulo Coelho.
Ciao, non è la stanchezza a fine giornata a farmi capire se ho dato tutto, ma sei TU GIUDICE (attraverso la tua comunicazione diretta ed indiretta, la tua comprensione del tuo stato di salute, la tua volontà di lottare e le risposte che il tuo fisico mi dà) che mi permette di capire se posso ritenermi soddisfatta o meno del mio lavoro.
Viviamo in bilico sui perché della vita che generano domande delle quali non tutte, al momento, hanno una risposta concreta, precisa e risolutiva. Nel tempo la ricerca ha migliorato l’aspettativa di vita di alcune classi di tumori, ma abbiamo ancora molti “vuoti” scientifici da approfondire e chiarire.
Nel frattempo però cerchiamo di accrescere la forza delle nostre “armi” con tutto ciò che è utile al tuo caso: È così che un giorno, a fine turno e sola nella mia stanza, guardai queste pareti considerandole assolutamente vuote. Pensai: “Questa stanza non deve essere solo un luogo dove poter svolgere la mia professione. Questa stanza mi deve aiutare a lavorare meglio e ci deve aiutare a sostenere il nostro percorso. Questa stanza deve avere un’anima, così come il paziente ha la sua.”
Perciò ha bisogno anche di un nome: ENERGIA. Perché energia è tutto. Serve energia per produrre energia. Serve energia per far sì che una cellula tumorale si riproduca e che abbia effetto un chemioterapico.
Ringrazio una mia collega che mi ha suggerito una frase che fa al nostro caso.
La sensazione che il tuo fisico ti violenti, genera inizialmente una guerra tra te e lui. La percezione dell’importanza delle piccole cose, che la malattia tende a sottolineare, dà un senso relativo di vittoria che ci aiuta ad andare avanti, passo dopo passo.
La frase proviene da un manuale, il cui scrittore ci consiglia di comportarci come l’acqua: “In certi momenti, resistere significa venire distrutto. Allora egli si adatta alle circostanze. Accetta, senza lagnarsi, che le pietre del cammino traccino la sua rotta attraverso le montagne. In questo consiste la forza dell’acqua: non potrà mai essere spezzata da un martello, o ferita da un coltello. La più potente spada del mondo non potrà mai lasciare alcuna cicatrice sulla sua superficie. L’acqua di un fiume si adatta al cammino possibile.
Questo messaggio è utile per noi: ESSERE come l’acqua. Se ciò non ti rimane facile, ti consiglio di recarti presso un paese che vive sulle rive di un lago.
È un paese semplice, silenzioso e rispettoso della natura. Recati in un bar e prendi un cappuccino con un cornetto. Siediti nei tavolini esterni illuminati dal sole, osserva il paesaggio e prendi come punto di riferimento il monumento “Le Libertà”. I colori del paese, il sentirsi “leggero” e libero dai pensieri ti aiuterà ad iniziare e proseguire il nostro percorso, adattandoti alle circostanze, come l’acqua appunto.
Questo paese si chiama Piediluco ed io mi chiamo Claudia. Questo è tutto ciò che ho da dirti, prima che tu scelga me come tua alleata.
Questo è tutto ciò che ho da ricordarti ogni qual volta che ci incontriamo. E come Energia. Io ci sono!
In collaborazione con Claudia Caserta