Terni sale agli onori della cronaca in un campo delicato ed importante che riguarda la salute. Infatti, nonostante le difficoltà che sta attraversando l’Azienda Ospedaliera in seguito all’epidemia Covid 19, che sta pian piano superando, il reparto di Chirurgia Digestiva e d’Urgenza, sta emergendo a livello nazionale per la terapia del tumore del colon e dello stomaco. Il reparto diretto dal dottor Giovanni Domenico Tebala è entrato a far parte insieme ad altri centri italiani, tra cui il Policlinico Gemelli di Roma, di uno studio clinico randomizzando che prevede l’associazione della terapia chirurgica associata alla chemioterapia intraperitoneale ad alta temperatura indirizzato al trattamento dei tumori del colon e dello stomaco più aggressivi. Tale studio scientifico che prende il nome di Check per quanto riguarda il tumore del colon e Goethe per il tumore dello stomaco, partirà dal mese di febbraio e sarà rivolto a tutti i pazienti affetti da tumori del colon e dello stomaco che si presentano in uno stadio avanzato e che quindi presentano una prognosi peggiore. Lo scopo dello studio è quello di dimostrare un aumento di sopravvivenza nei pazienti in cui si combina alla tecnica chirurgica standard l’asportazione dell’omento e del legamento rotondo associata alla perfusione dell’addome con un chemioterapico attraverso l’anidride carbonica per migliorare la diffusione del farmaco (HIPEC CO2). Lo studio ha come prestigioso patrocinio l’Istituto di Ricerche farmacologiche “Mario Negri” a Milano. Ad oggi l’equipe del dottor Tebala ed il dottor Antonio Di Cintio praticano ruotinariamente interventi chirurgici di citoriduzione per il trattamento delle carcinosi peritoneali collaborando con l’equipe della ginecologia ed Ostetricia diretta dal dottor Borrello nella terapia chirurgica delle neoplasie ovariche avanzate. Hanno quindi raggiunto una tale expertise che gli ha consentito di essere un centro partecipante a questo prestigioso protocollo di ricerca. Nel tunnel buio di questo periodo si intravedono spiragli di luce per i pazienti e in particolare per gli umbri che senza necessità di viaggiare hanno nella loro regione un trattamento d’eccellenza.