Desta particolare preoccupazione nel Movimento 5 Stelle la mancata sostituzione di un altro professionista della cardiochirurgia dell’Azienda Ospedaliera di Terni che alla fine di agosto andrà in pensione.
Il caso – spiegano in una nota i consiglieri Andrea Liberati e Claudio Fiorelli –si inserisce in una già precaria carenza di personale esistente ormai da molto tempo e non fa altro che rafforzare i nostri timori su un’ulteriore volontà di depotenziare il nosocomio ternano come lascerebbe intendere la lettura del nuovo piano sanitario regionale preadottato dalla giunta uscente e che il M5s sta denunciando da alcuni mesi.
Nonostante le rassicurazioni dei vertici sanitari della Regione Umbria e dell’Azienda Ospedaliera circa la salvaguardia e il potenziamento dell’alta specialità a Terni, aggiungono, non c’è stato ancora quel segnale di discontinuità che ci confermi il cambio di rotta, anzi assistiamo a tutt’altro. Basti pensare che un servizio come la Cardiochirurgia, il cui organico completo richiederebbe almeno 6 persone, dispone di soli 3 chirurghi, più un primario facente funzione. Con un numero così esiguo di medici c’è un concreto pericolo per la continuità operativa e cosa ancor più grave il rischio di non poter garantire le emergenze le quali, è superfluo ricordare, pongono il paziente a rischio di vita.
Se consideriamo infine che la cardiochirurgia di Terni è localizzata in un punto strategico, a metà strada da Perugia e Roma, si comprende di più l’importanza di mantenere tale servizio efficiente e pienamente funzionante.
Come Movimento 5 Stelle intendiamo spingere affinché venga valorizzata l’alta specialità presente nel nosocomio ternano in tutte le sue declinazioni mettendo a disposizione dell’azienda risorse e professionalità atte a garantire continuità e qualità del servizio – concludono il consigliere regionale Liberati ed il consigliere comunale Fiorelli – e non cesseremo di denunciare quelle che, secondo noi, appaiono come difformità tra ciò che viene annunciato e ciò che si manifesta essere la triste realtà dei fatti.
Pronta la risposta dell’Azienda ospedaliera di Ternicon il commissario straordinario Lorenzo Pescini che tranquillizza tutti sul fatto che “non è in atto alcun processo di depotenziamento dei servizi dell’Azienda ospedaliera di Terni. Al contrario – spiega il commissario – alla luce del recentissimo sblocco regionale in materia di concorsi e selezioni pubbliche e compatibilmente con i vincoli economici di bilancio assegnati, confermo che già da fine agosto procederemo a rivedere l’intero piano assunzioni 2019al fine di risolvere il prima possibile le maggiori criticità e carenze organizzative ad oggi intercettate e con tutti gli strumenti contrattuali disponibili, è mia intenzione costruire e mantenere le necessarie competenze e professionalità all’interno dell’ospedale. Questo non soltanto per garantire l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza ai cittadini, ma anche e soprattutto per sviluppare le molte eccellenze che consentono alla nostra Azienda di offrire servizi di altissima qualità sia sul territorio che a livello extraregionale, tra cui, naturalmente, la citata Cardiochirurgia”.