L’intesa sottoscritta da sindacati ed azienda ospedaliera il 16 marzo 2017 non è stata adeguatamente applicata, quindi riparte la vertenza. Lo hanno deciso le segreterie provinciali di Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl, i delegati aziendali di Cgil, Cisl e Uil e i segretari regionali di categoria in una riunione congiunta che si è tenuta questa mattina. Dall’incontro è emersa la volontà di riaprire, in tempi rapidi, il confronto con tutti i soggetti istituzionali già coinvolti nelle varie mobilitazioni dei mesi scorsi.
“Dopo aver svolto gli incontri con direzione aziendale, assessore regionale alla Sanità e istituzioni locali – spiegano i rappresentanti di Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl – valuteremo i risultati insieme ai lavoratori in un’assemblea generale di tutto il personale dell’azienda ospedaliera e si decideranno le eventuali iniziative da mettere in campo per raggiungere la piena applicazione degli accordi sottoscritti, nell’interesse dei professionisti della sanità e dei cittadini”.
LA REPLICA DELL’AZIENDA
l’Azienda ospedaliera di Terni fa sapere di aver onorato gli impegni presi con le organizzazioni sindacali. Già da tempo, come è noto, l’Azienda ha condiviso con la Regione i fabbisogni di personale concordati. Fabbisogni che, tuttavia, vanno ora inquadrati alla luce del nuovo scenario normativo; infatti la recente applicazione delle linee guida della legge Madia, pubblicate il 27 luglio sulla Gazzetta Ufficiale, impone una procedura formale ed un nuovo specifico percorso finalizzato alla approvazione finale della Regione.