“Assistiamo esterrefatti, ma non inermi, ad un preoccupante gioco al rimpiattino, tra il Direttore dell’ Azienda Ospedaliera e l‘ Assessore Barberini ; tanto per chiarire, ci sembra strano che dopo 8 mesi di vertenza sindacale, una informazione mediatica costante delle problematiche che affliggono l ‘ Ospedale e tre incontri tra Organizzazioni sindacali e Rsu con l ‘Assessore, lo stesso oggi chieda al Direttore Dal Maso cosa stia accadendo a Terni.
Di contro va precisato che l’incontro tecnico che si terrà il 9 Agosto è stato richiesto dalle organizzazioni sindacali su precisa richiesta dell’ Ispettorato del Lavoro il quale ha suggerito di effettuare un esame congiunto tra Azienda e Sindacati sulle questioni che sono alla base della denuncia inoltrata dagli stessi sindacati”.
Inizia così un documento critico firmato da FP-CGIL, FPS-CISL, FPS-UIL ed RSU dell’ospedale di Terni.
“L’Ispettorato Nazionale del Lavoro – scrivono i sindacati –
acquisito l ‘esito del confronto che si svolgerà su Riposi, Straordinari, Reperibilità, Turnazioni, deciderà come articolare le visite ispettive che ricordiamo inizieranno dal Pronto Soccorso. Rianimazioni, Terapia Intensiva Neonatale.
Riguardo invece alla situazione attuale delle Dotazioni Organiche, non solo non è in via di soluzione ma sta già peggiorando , in quanto a fine mese arriverà a circa 25 il numero degli infermieri che concluderanno il contratto a tempo determinato, ed il tentativo di sostituirli con altro personale ( sempre con tempi determinati ) diviene ogni volta più difficile.
Tale difficoltà nasce sia per motivi logistici ( aziende piu’ vicine alla residenza di questo personale ), aziende che offrono contratti più lunghi, senza la clausola per cui un eventuale ricorso alla mobilità da altri enti interromperebbe in modo unilaterale il contratto.”
”
Riguardo alle delibere citate dal Dott. Dal Maso la prima come cita il Direttore si riferisce ad una spesa eccessiva per il personale a tempo determinato,(la DGR n. 451 del 21.04.2017 – Rispetto limiti di spesa per il personale a tempo determinato) una spesa che per le motivazioni citate nel precedentemente, di certo registrerà una forte flessione creando però un maggiore carico di lavoro per il personale stabile con il rischio di un peggioramento dei servizi. Riguardo invece alla seconda delibera riguardante il modello organizzativo di cui avevamo chiesto una sospensione (
la DGR n. 600 del 31.05.2017 (Atto di indirizzo sul modello organizzativo dei servizi infermieristici),
ci sembra quanto meno azzardato pensare che variare il numero delle P.O. e/o modificarne qualche dicitura possa essere determinante nel mantenere e migliorare il servizio.”
AVANTI CON LA VERTENZA SE NON SI TROVANO SOLUZIONI
“Siamo convinti – concludono CGIL-CISL e UIL e RSU – che una buona organizzazione possa essere importante ai fini della performance, ma con personale ridotto e sempre più disagiato e stressato è complicato ottenere i risultati attesi. Forse l’ unico passaggio condivisibile dell’ Assessore è quello in cui pensa di istituire un tavolo con tutte le parti in causa, magari avanzando una proposta che possa sbloccare la situazione. Caso contrario la vertenza continua ripartendo dalle conclusioni a cui arriverà l ‘ispettorato dopo la verifica ispettiva che si terrà sia su prove documentali che testimoniali.”