Terni, purtroppo, ha da anni immensi problemi che ne condizionano la vita e lo sviluppo. E nelle ultime settimane si sta complicando ancor più la vita con la vicenda legata alla realizzazione del Palazzetto dello Sport, una struttura che dovrebbe essere costruita innanzitutto per permettere a praticanti e tifosi di poter espletare la loro passione ed essere, inoltre, funzionale con tutte quelle attività che, oltre allo sport, possono rappresentare un ritorno anche sul piano economico.
Le discussioni intorno al Palazzetto dello Sport tengono banco sin dagli anni 90 quando in occasione dei mondiali di calcio di Roma era possibile accedere a finanziamenti particolarmente vantaggiosi per poterlo realizzare. Non se ne fece nulla e il palazzetto è rimasto, e lo è tuttora purtroppo, un sogno dei ternani e di tutti gli sportivi che avrebbero desiderato, e continuano a desiderare, una struttura adeguata per potersi allenare, per poter disputare le competizioni e per assistervi a concerti e convegni.
Negli ultimi anni sembrava che anche Terni, oltre a Perugia, Foligno, Assisi, Magione, Spoleto, tanto per citare alcuni centri che ne sono dotati, potesse realizzare un palazzetto degno di tale nome tanto che c’era il progetto, ambizioso ma un bel progetto, c’era il privato che sosteneva i maggiori sforzi sul piano economico, un soggetto affidabile che non avrebbe di certo lasciato l’opera a metà, e c’era l’area su cui doveva sorgere.
( nella foto sotto, il giorno della presentazione del progetto Palasport, era il 21 febbraio 2016 )
Tutti a gioire, tanti sportivi e non ad assistere a quello che è stato un evento ovvero la presentazione del progetto nella biblioteca comunale.
Con il commissariamento del Comune di Terni tutto andò a farsi benedire ma se ne continuò a parlare e a ravvisarne la necessità di dotarsene tanto che la sua realizzazione divenne anche il cavallo di battaglia dell’attuale amministrazione.
E’ di questi giorni, però, la constatazione della lotta intestina scoppiata all’interno dell’amministrazione comunale su chi vuol portare avanti il vecchio progetto, del resto perchè farne uno nuovo spendendo centinaia di migliaia di euro per progettarlo allungandone i tempi di realizzazione, nella stessa location magari con qualche piccola variazione strutturale che potrebbe diminuire il costo di realizzazione dell’opera, e chi, invece ne vorrebbe presentare uno nuovo, in una location diversa e con non meglio identificati finanziatori alle spalle.
Ora il mondo dello sport ternano, è bene sottolinearlo, tifa soltanto per la sua realizzazione; agli atleti, ai volontari che fanno sacrifici per portare avanti l’attività sportiva delle società e di tanti giovani interessa far sport e farlo in condizioni adeguate e non in palazzetti che sono poco più di una palestra, che ormai mostrano il segno dei tempi, magari in orari accessibili e non impossibili.
Interessa solo questo al mondo dello sport ternano che se ne infischia delle beghe e di quelle che sono o possono essere le lotte fratricide per prevalere l’uno sull’altro. Che sia il Foro Boario o la Polveriera il luogo dove si realizzerà la struttura poco importa! Che sia il vecchio progetto o uno nuovo, ma di certo quest’ultimo, come detto, allungherebbe di molto i tempi di realizzazione, che lo realizzi l’Impresa Salini o un gruppo di imprenditori romani agli atleti, ai dirigenti sportivi, alle società importa poco, davvero!
Le chiacchiere se le porta via il vento e non producono fatti; intanto, però, Terni continua a non avere un Palazzetto dello Sport adeguato all’attività che molte società svolgono e degno di ospitare le tante manifestazioni sportive a carattere nazionale e internazionale che si stanno organizzando o che si organizzeranno in un prossimo futuro.
Terni e la sua vocazione sportiva meritano ben altra considerazione per cui il nostro invito rivolto a chi deve decidere è semplicemente quello di sedersi attorno ad un tavolo, valutare i pro e i contro ma prendere solo e soltanto una decisione che vada nella direzione del bene per lo sport, per i tanti ragazzi che lo praticano e per tutte quelle società che fanno sacrifici immani pur di vedere i giovani ternani crescere con i sani principi che lo sport apporta.