“Io non faccio previsioni, dico quello che è il nostro obbiettivo, l’obbiettivo è quello di arrivare al ballottaggio, stiamo lavorando per questo, stiamo girando la città in lungo e in largo anche per poter rivendicare le cose positive che sono state fatte in questa consiliatura.Dobbiamo essere obiettivi nel riconoscere la realtà e lo stato dei fatti però dalle difficoltà si riparte, si iniziano nuovi percorsi che possono essere forieri di tante nuove opportunità.”
Lo afferma Francesco Filipponi in questa intervista che ha rilasciato a Terni in Rete. Filipponi è stato il capogruppo, nell’ultimo periodo, del Partito Democratico, a Palazzo Spada. Ha sostituito nel ruolo Andrea Cavicchioli. Filipponi , alle amministrative del 2014 è stato uno dei più votati della lista del PD, popolare nel quartieri Borgo Rivo, Campitello, Gabelletta, le sue zone.
Non si nasconde, ovviamente, le difficoltà di una tornata elettorale che avviene in modo anticipato per la caduta della giunta Di Girolamo. Perché, dunque, oggi, l’elettore dovrebbe votare per il PD?”per la correttezza delle persone che lo rappresentano in questo momento – risponde Filipponi – oltre che per i programmi e per le prospettive che noi abbiamo per questa città.”
“Possiamo ripartire benissimo – aggiunge il candidato del PD – dalla diminuzione del 6% della tassa sui rifiuti, dalle strategie che abbiamo adottato sull’ambiente, sulla raccolta differenziata spinta, sul porta a porta. Possiamo ripartire dal progetto sulle periferie.Possiamo ripartire dalla strategia adottata per il progetto di area di crisi industriale complessa.”
SUI RAPPORTI CON LA REGIONE
“Questa deve essere una regione policentrica – afferma Filipponi – Terni deve avere la sua autonomia e deve esserci assolutamente una discontinuità nei rapporti tra il capoluogo di regione e la seconda città della regione.”
L’AUGURIO A TERNI
“Auguro a Terni di rilanciarsi , di riscoprire tutte le sue bellezze e tutte le sue potenzialità.”
Per se stesso si augura di ripetere, e perché no , di migliorare l’exploit del 2014. “Penso di aver lavorato in maniera corretta e, candidandomi per il consiglio comunale, mi metto a disposizione della città.”