Senza pace il Partito Democratico dell’Umbria che rischia di perdere pezzi importanti (dopo aver perso decine di migliaia di voti alle ultime elezioni amministrative). Motivo del contendere modalità e tempi di svolgimento del congresso regionale.
Il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti , ha detto che continuerà la sua battaglia dall’interno del partito e che rinnoverà la tessera. Intanto, però, ritira la sua candidatura alla segreteria regionale del partito.
Non altrettanto ha fatto il sindaco di Narni Francesco De Rebotti che ha rilasciato questa dichiarazione.
“Con estremo rammarico, per i motivi politici già ampiamente illustrati, e avendo ricevuto solo indifferenti rifiuti in risposta alla nota sottoscritta insieme a Presciutti, Torrini e Schoen, con la presente sono a comunicare il formale ritiro della mia candidatura alla Segreteria regionale dell’Umbria del Partito Democratico e la non partecipazione ad un congresso che, lo ripeto, considero sbagliato politicamente, e illegittimo statutariamente.
Non intendo, inoltre, essere in alcun modo corresponsabile di un congresso organizzato totalmente al di fuori delle norme anti covid vigenti e in palese contrasto con il contegno sempre tenuto dal PD durante la pandemia, improntato alla massima prudenza e al principio di precauzione.
Desidero ringraziare tutti coloro, e sono tante e tanti, che hanno condiviso questo percorso, a partire dai candidati all’assemblea regionale a mio sostegno che sono stati i primi a chiedermi un disimpegno.
Un pezzo di partito importante, fuori dalle logiche di potere, delle correnti che con passione e disinteresse ha chiesto solo ascolto e partecipazione. Quel partito della base e dei territori sempre evocato e mai rispettato. Neanche questa volta”.
De Rebotti non fa alcun riferimento al suo futuro impegno politico che, a questo punto, potrebbe proseguire anche fuori dal Partito Democratico.