Partito Democratico e Movimento 5 Stelle intervengono sulle criticità dell’ospedale di Terni.
Il capogruppo in consiglio comunale a Terni del PD, Francesco Filipponi, ha depositato una interrogazione al sindaco di Terni nella quale sostiene che
“L’Azienda Ospedaliera di Terni , al fine di ricavare ulteriori posti di rianimazione all’interno della stessa, per far fronte all’emergenza Covid-19 ha notevolmente ridotto negli scorsi mesi gli spazi del Pronto Soccorso.
In ragione della diminuzione di spazio e al fine di avere a disposizione ulteriori spazi Covid per il Pronto Soccorso sono stati adibiti a tale scopo alcuni locali precedentemente utilizzati come magazzini per le cartelle cliniche, farmacia e tutti gli spazi dedicati all’endoscopia digestiva.
Abbiamo assistito – rileva ancora l’esponente PD – nei mesi scorsi ad una quasi totale conversione dell’ospedale di alta specialità quale è il nosocomio ternano ad Ospedale Covid, con grave pregiudizio per la cura delle altre patologie.”
“Il Documento di Valutazione Rischi (DVR) – evidenzia ancora nella sua interrogazione Filipponi – dell’Azienda Ospedaliera inserisce il Pronto Soccorso
tra le aree a più alto rischio Covid-19, il cui personale necessiterebbe pertanto di dispositivi di sicurezza ed ambienti di lavoro adeguati, mentre i nuovi spazi individuati risultano essere spesso privi di ricambio d’aria, vista la loro natura di locali da stoccaggio, sprovvisti di aperture naturali e dei sistemi di aspirazione necessari per evitare i rischi di contaminazione.”
Inoltre “le nuove assunzioni tra il personale infermieristico non hanno apportato un necessario incremento nella dotazione di maestranze rispetto alle reali necessità, non riuscendo le stesse a coprire né i pensionamenti né le fughe verso le altre regioni, le quali hanno provveduto alle stabilizzazioni in tempi adeguati; tali nuove unità spesso vengono assegnate direttamente nelle aree critiche sovente in assenza di un adeguato tutoraggio e accompagnamento da parte del personale esperto; appare altresì quantomeno singolare che nel mentre si facevano investimenti per ampliare le terapie intensive non si fosse pensato a dotare i nuovi spazi del Pronto Soccorso, ancorché insufficienti, di idonee strumentazioni tese a favorire il necessario ricambio di aria.”
E pertanto chiede al sindaco di sapere “se si ritiene idonea ed opportuna, anche in relazione alle normative a garanzia della sicurezza del personale sanitario, la individuazione degli spazi descritti aggiuntivi al Pronto Soccorso della Azienda Ospedaliera di Terni e quali azioni si intendono chiedere all’azienda ospedaliera al fine di evitare episodi di sovraffollamento dell’area del pronto soccorso.”
Thomas De Luca del Movimento 5 Stelle ha invece presentato una interrogazione alla giunta regionale sulla situazione nell’ospedale di Terni.
“Pazienti ricoverati nei corridoi, il Pronto Soccorso convertito in terapia intensiva, il personale allo stremo per i carichi di lavoro e gli straordinari continui che non permettono ferie né riposi. Queste le segnalazioni che arrivano rispetto alle criticità riscontrate nell’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni a seguito delle quali il gruppo del Movimento 5 Stelle in assemblea legislativa ha depositato un’interrogazione urgente alla giunta regionale. Da quanto risulta anche agli organi di stampa, gli accessi al Pronto Soccorso dell’ospedale di Terni continuano ad essere molto alti e la possibilità di ricoveri nei reparti è limitata dalla mancanza di posti letto liberi. Stiamo assistendo, proprio in questi giorni, ad un sovraffollamento degli spazi del Pronto Soccorso con pazienti che restano sui barellini anche per un giorno intero a causa della diminuita capacità di ricovero dell’ospedale ormai saturo. Per questo chiediamo alla giunta regionale che fine abbia fatto il modulo operativo e funzionante, posto di fronte al Pronto Soccorso, con funzione di terapia intensiva per i pazienti Covid che a quanto risulta sarebbe inutilizzato da marzo 2021. Eppure il direttore dell’azienda ospedaliera sostiene che ci sia stato un aumento nel numero del personale, in particolare degli infermieri, rispetto agli anni precedenti. Chiediamo quindi se corrispondano al vero le notizie riguardo pazienti ricoverati nei corridoi dei vari reparti, se esiste una procedura per il trasferimento dei pazienti con livello di assistenza bassa in altre strutture come Narni, Amelia, Spoleto o Foligno. Infine se corrisponde al vero che c’è un aumento del lavoro straordinario, turni saltati e ferie revocate del personale infermieristico.”