La prima cosa che colpisce è che ad ascoltare Nicola Zingaretti ci sono tanti potenti della precedente amministrazione comunale, a cominciare dall’ex sindaco, Leopoldo Di Girolamo e dalla sua vice, Francesca Malafoglia.In sala ci sono anche due altri ex sindaci,Giacomo Porrazzini e Paolo Raffaelli, l’ex assessore Sandro Corradi ma anche il senatore Leonardo Grimani e il vice presidente della giunta regionale, Fabio Paparelli.Ci sono anche esterni, come Sandro Piermatti, fuoriuscito dal PD, il consigliere di Senso Civico, Alessandro Gentiletti, il segretario provinciale della CGIL, Attilio Romanelli e molti altri.La sala, al CAOS, è stracolma.
Il governatore della regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha partecipato in serata a una iniziativa dei giovani democratici.Ha presentato il suo programma per scalare la segreteria del partito.
“Bisogna cambiare – afferma Zingaretti commentando il risultato delle elezioni in Trentino Alto Adige – ii cittadini lanciano dei segnali, avvertono una voglia di cambiamento che, purtroppo, le destre e i 5 stelle hanno interpretato di più.Quindi il Partito Democratico deve cambiare sapendo che molte delle promesse fatte in campagna elettorale si stanno rivelando delle bugie come abbiamo sempre denunciato”.
“Dobbiamo assumere noi – aggiunge Zingaretti – questa voglia di cambiamento e di rilancio della giustizia sociale in questo paese.L’Italia ha bisogno di crescita e di giustizia”.
Nel suo intervento Zingaretti, fra le altre cose, ha detto che non si creerà una sua identità “parlando male degli altri leader del partito”.
LE DICHIARAZIONI DI ZINGARETTI