Pericolo Indonesia per l’acciaio inox europeo.
“Non abbiamo neanche fatto in tempo a stendere i tappeti rossi ai cinesi che già siamo alle prese con un problema gravissimo che rischia di mettere in ginocchio le nostre produzioni di acciaio inox. Non solo nella mia città di Terni ma tutte le aziende siderurgiche italiane sono infatti vittime di una massiccia invasione di acciaio inox Indonesiano.”
Lo afferma l’onorevole Raffaele Nevi, membro del direttivo di Forza Italia alla camera dei deputati.
” Nella seconda metà del 2018 infatti le esportazioni indonesiane di acciaio inox – sottolinea l’on.Nevi – hanno raggiunto la cifra record del +10%, partendo da 0%, per i fogli e nastri laminati a caldo, e del +3,8% per ciò che attiene i fogli e nastri laminati a freddo. Guarda caso la recente espansione della capacità produttiva indonesiana è sostenuta da sovvenzionate società cinesi che si configurano come vantaggi sleali ed artificiali , che abbattono costi di produzione arrivando ad una pesante distorsione del mercato mondiale dell’acciaio inox.”
” Questi fatti certificati dai produttori attraverso una formale lettera alla Commissione europea – ribadisce il parlamentare di Terni – dovrebbero indurre il Ministro Di Maio a chiedere alla commissione europea di rivedere immediatamente la lista dei paesi che superano la soglia del 3% di esportazioni in modo tale che ricadano nel campo di applicazione delle misure di salvaguardia (Dazi) che riguardano oggi solo la Cina e che vengono palesemente aggirati attraverso l’Indonesia. Senza aspettare Luglio 2019 – conclude l.on. Nevi – che è la data di scadenza del primo anno dall’imposizione delle misure. Ma Di Maio per ora non ha fatto nulla, alla faccia del sovranismo, forse per non disturbare i suoi nuovi amici cinesi.”