Disparità di trattamento tra figure professionali all’interno delle scuole ternane. È quanto lamentano varie sigle sindacali in merito agli eventi meteorologici che hanno colpito la città. Il Comune di Terni, infatti, ha previsto per oggi la sospensione delle attività didattiche ma non la chiusura delle scuole. Ciò significa che mentre docenti e studenti se ne sono potuti restare a casa, il personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario ha dovuto comunque svolgere il proprio servizio. La Uil Scuola si chiede il perché di questa disparità di comportamento rispetto ai diversi profili professionali che operano nella scuola. “Deve essere mostrata più attenzione verso questo tipo di problematiche che, afferma Lucia Marinelli della UIL Scuola Terni, sono causa di malessere e disparità. Tutto si potrebbe risolvere, conclude, se si tenesse un comportamento più coerente tra tutti Comuni della nostra Provincia”.
Anche la Flc-Cgil di Terni contesta tale decisione e stigmatizza – si legge in una nota sindacale – che tale incomprensibile disparità di trattamento riguarda il solo Comune di Terni in tutta la provincia.
I Cobas di Terni rivendicano la necessità di “chiusura delle scuole per garantire la tutela della salute e della sicurezza di tutto il personale della scuola, compresi gli ATA che, considerati come paria, negli ultimi anni stanno subendo tagli pesantissimi, un aumento inaccettabile delle mansioni e spesso non vengono neanche sostituiti in caso di malattia o assenza”.
I Cobas hanno fatto formale richiesta al Commissario prefettizio di Terni e ai Sindaci della provincia di Terni che, in caso di allerta meteo, di allarme sismico o di altri eventi, si deliberi la chiusura delle scuole e non la mera interruzione dell’attività didattica, per tutelare equamente studenti, docenti e personale ATA.