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Una corteo festoso, come d’abitudine. Colorato.Che si è snodato da Piazza Grimana a Piazza Italia, ai giardini Carducci.Erano in 5 mila, secondo gli organizzatori di Omphalos.A rivendicare i diritti delle persone omosessuali. Non è un caso se su uno dei tanti striscioni esposti vi era scritto:”Tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali, in dignità e diritti.”
Hanno sfilato le famiglie arcobaleno su un trenino , con i bambini.In corteo le bandiere della CGIL, dell’ARCIGAY, del partito radicale, dell’unione degli universitari, della rete degli studenti medi, della rete delle donne antiviolenza.
Ad aprire il corteo anche un gruppo di immigrati gay, perseguitati nei loro paesi africani.Sul palco un ragazzo sfuggito al linciaggio in Ghana.
“La gente che è in piazza con noi oggi – è stato detto dal palco – è a rivendicare il riconoscimento dei diritti civili , veri e pieni per tutti e tutte.Una conquista di rispetto e dignità in un territorio che ha istituzioni che stanno provando a osteggiare in tutti i modi il riconoscimento di un mondo che cambia e va avanti, che si svegli il sindaco di Perugia, che si sveglino i consiglieri comunali di Todi, le famiglie arcobaleno esistono e vanno tutelate.La libertà di pensiero e una cultura plurale e antirazzista sono la base della nostra costituzione e vanno rispettate.” Il riferimento è alle decisione del Comune di Perugia di ricorrere in appello contro la disposizione del Tribunale di Perugia che imponeva la trascrizione del’atto di nascita del piccolo Joan, nato in Spagna da due mamme di Perugia. Il comune di Perugia, fra l’altro, non ha concesso il patrocinio alla manifestazione di ieri.
“Siamo qui , a testa alta – è stato detto ancora – stringendo la mano alla persona che amiamo, spingendo i passeggini dei nostri figli, a fianco dei nostri genitori, con i nostri amici e le nostre amiche per una battaglia di civiltà.”
I VIDEO E LA FOTO GALLERY SONO STATI REALIZZATI DA ALESSANDRO MARSILI