“Nei giorni scorsi – dichiara l’assessore alla Viabilità Marco Iapadre – ho partecipato alla 1° tavolo di confronto sul piano regionale dei trasporti 2024-2034. Ho preso atto che per l’Umbria si tratta di un atto di pianificazione rilevante che mette in campo risorse per circa tre miliardi.
Ebbene con altrettanta chiarezza ho dovuto prendere atto che si tratta di una occasione mancata per il territorio ternano.
A fronte di cospicui investimenti nell’alta Umbria, di infrastrutture rilevanti capaci di collegarla con l’Italia del centro – nord, per il Ternano quasi nulla. Sui dieci maggiori interventi di potenziamento che Anas porterà avanti nel prossimo decennio nessuno riguarda la provincia di Terni. L’unica infrastruttura che ci riguarda è la riattivazione della Fcu, un’opera importante ma non certo strategica per Terni.
La nostra città – sostiene l’assessore Iapadre – ha bisogno di potenziare le linee di trasporto su gomme e su ferro che la collegano a Roma e al resto dell’Italia. Abbiamo un raccordo Terni- Orte perennemente interessato da lavori di manutenzione ordinaria che lo riducono, per lunghi tratti, ad una unica corsia per senso di marcia; abbiamo una rete ferroviaria affollata di corse, con tempi di percorrenza che spesso si dilatano rispetto agli orari ufficiali. Non abbiamo una rete ferroviaria, degna di questo nome, che ci colleghi con l’alta Umbria e la Toscana. La piastra logistica da anni è ferma, così come carenti e pericolosi per la sicurezza stradale sono i collegamenti con la Valnerina, fondamentali per un adeguato sviluppo turistico.
In maniera negativa incidente anche la Terni- Civitavecchia, infrastruttura che fa capo ad Anas, che anche nel tratto viterbese si denota per uno stato di manutenzione al limite della praticabilità e che non certo favorisce i collegamenti con il porto di Civitavecchia sia per gli aspetti turistici che quelli legati al trasporto merci.
Sugli assi portanti per Terni la Regione dell’Umbria è completamente assente, presa in una visione peruginocentrica, non certo mitigata dalla presenza di amministratori regionali che pure dovrebbero conoscere bene le esigenze del territorio ternano.
Nelle prossime settimane chiederemo alla regione dell’Umbria di rivisitare il piano dei trasporti e di accogliere le istanze e le esigenze di un territorio che non è secondo a nessuno”.
COSA DICE LA REGIONE
Con un primo tavolo dedicato alle infrastrutture regionali, la Giunta regionale ha avviato oggi una fase di confronto sulla proposta del nuovo Piano regionale dei Trasporti (PRT) 2024-2034 recentemente preadottata che costituisce il nuovo disegno strategico della politica e dell’azione regionale per il potenziamento e la qualificazione del sistema della mobilità, continuando nell’impegno prioritario portato avanti in questa legislatura per rinnovare e rilanciare il ruolo dell’assetto infrastrutturale e trasportistico a supporto dello sviluppo economico e sociale, ponendo fine allo storico isolamento dell’Umbria.
L’incontro, che si è svolto alla Sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni e ha registrato una notevole partecipazione, è stato aperto dalla Presidente della Regione, Donatella Tesei, e dall’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Enrico Melasecche.
In primo piano l’ulteriore potenziamento dell’aeroporto “San Francesco d’Assisi”, l’Alta Velocità, il potenziamento e raddoppio della Orte-Falconara, la nuova vita della Ferrovia Centrale Umbra, lo sviluppo delle infrastrutture stradali a partire dalla realizzazione del Nodo di Perugia e delle rampe dello svincolo di Ponte San Giovanni, che sono stati illustrati nei vari interventi che hanno preceduto il confronto da parte dei relatori di SASE, RFI ed ANAS.
“Finalmente l’Umbria sta uscendo dal suo isolamento storico – ha detto la Presidente Tesei – Stiamo costruendo il futuro di questa regione che grazie a una rete di infrastrutture e collegamenti integrati e interconnessi potrà compiere quel salto di qualità per il quale ci siamo strenuamente adoperati fin dall’inizio della legislatura, per riportare l’Umbria nel novero delle Regioni più avanzate a livello europeo. Il proficuo e intenso rapporto di collaborazione con ANAS e Ferrovie dello Stato ha portato e sta portando a risultati importanti, prima impensabili”.
“Oggi abbiamo progetti di estrema rilevanza – ha proseguito -, finanziamenti già ottenuti e altri che continueremo a reperire, con un preciso cronoprogramma di attuazione. Il tutto in una visione strategica che guarda non solo al potenziamento e all’adeguamento di strade e ferrovie, per collegarci con il resto del Paese e dell’Europa, ma anche all’aeroporto internazionale dell’Umbria che abbiamo voluto risanare e rilanciare, e che si è dimostrato un vero volano di sviluppo per la nostra regione”. “Quella di oggi è una pietra miliare nella storia dell’Umbria – ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Enrico Melasecche – poiché si avvia il confronto su un Piano in cui sono inglobati progetti, obiettivi complessi, l’impegno e la passione politica che animano la nostra volontà di superare il pesante gap infrastrutturale dell’Umbria. Quale Umbria vogliamo? È questo il quesito che ci siamo posti. Non certo una regione piccola e isolata, ripiegata su se stessa e rinunciataria perché questo avrebbe significato decrescita, impoverimento, carenza di servizi. Abbiamo voluto invece fare la differenza, con un Piano che ci accompagnerà da qui al 2034, traguardando fino al 2050 per quanto riguarda le opere pubbliche di grande respiro e complessità”.
“Il Piano regionale dei Trasporti – ha aggiunto – rappresenta una marcia in più per tutta la programmazione regionale. Ci auguriamo che dal confronto che si apre oggi venga un contributo da parte dei Comuni, delle Province e di tutti i soggetti coinvolti, con una visione unitaria dell’Umbria. A metà settembre promuoveremo un secondo tavolo di confronto sulla gestione dei servizi, ferroviari e del trasporto pubblico locale”.
L’assessore Melasecche ha posto l’attenzione sugli accordi con la Regione Marche, con gli importanti risultati per il potenziamento della linea ferroviaria Roma-Ancona, e con la Regione Toscana, che al tavolo tecnico ministeriale ha portato all’individuazione della collocazione della stazione dell’Alta Velocità “Medio Etruria” a Creti “che collegherà con un numero adeguato di Frecciarossa l’Umbria e la Toscana centro-meridionale, un altro sogno nel cassetto in cui nessuno sperava”.
Per quando riguarda il Nodo di Perugia, “il Nodo va avanti – ha detto – stiamo attendendo che il Governo prenda atto della sua necessità nazionale e lo finanzi; intanto Anas ha comunicato di aver individuato lo studio di progettazione che verrà incaricato del II stralcio”.
Il 1 agosto è atteso intanto in Umbria il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini in occasione della rottura del diaframma della galleria Picchiarella lungo il cantiere per il raddoppio della Perugia-Ancona.
L’assessore Melasecche ha parlato degli importanti risultati raggiunti, fra gli altri, per la riapertura della Ferrovia Centrale Umbra su cui circoleranno treni elettrici con livree che riprodurranno i paesaggi dell’Umbria. “Uno dei tanti tasselli di una minirivoluzione in atto, che stiamo conducendo con passione e impegno, e che contraddistinguerà con un balzo in avanti la nuova stagione delle infrastrutture e dei collegamenti della regione”.