Va dato atto a Sandro Pochesci di non essersi mai lamentato, in questo girone d’andata. Qualche volta ha fatto riferimento alla fortuna che si gira dall’altra parte anche se, come si dice, la fortuna aiuta gli audaci e lui sicuramente audace lo è stato per gran parte delle 21 partite giocate.
Ieri sera, però, infrangendo questa regola che si è data, Pochesci ha quasi giustificato la sconfitta di Avellino. “Noi che siamo piccoli – ha detto – non possiamo regalare giocatori come Carretta, Montalto, il nostro capitano Defendi, Signorini, Gasparetto. Per noi sono oro e oggi la vera Ternana in campo non c’era”.
Ammette che il risultato è giusto anche se rinfaccia alla squadra di casa “di aver pianto tutta la settimana perché vi mancavano i giocatori e invece c’era la squadra al completo, fate i seri, era pretattica, non prendete in giro le persone” mentre “noi siamo stati zitti perché è nostro costume stare zitti”.