Polemica sul divieto antibotti di Capodanno. Anche se , va detto, quello emanato dal Comune di Terni è limitato a precise aree della città. L’ordinanza, infatti, prevede che ” è fatto divieto di far esplodere fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e simili materiali pirotecnici in luoghi aperti al pubblico ed in vie, piazze ed aree pubbliche ove transitino o siano presenti i soggetti più fragili e gli animali, con particolare riguardo alle aree a distanze inferiori a 200 metri da ospedali, cliniche, luoghi di ricovero e cura, fatto salvo ove vi siano particolari autorizzazioni ai sensi e per gli effetti delle norme vigenti. I fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e simili materiali pirotecnici di libero commercio possono essere esplosi in zone isolate ma comunque a debita distanza da soggetti fragili e dagli animali, evitando tassativamente le zone affollate per la presenza di feste, riunioni o altri motivi e tutte le aree nelle quali l’esplosione del prodotto pirico potrebbe ingenerare incendi. È vietato altresì condurre in qualsiasi momento animali d’affezione in luoghi dove vengano effettuati spettacoli pirotecnici autorizzati. “. Tutto ciò dalle ore 6 del 31 dicembre 2016 alle ore 24 del 1 gennaio 2017.
Secondo gli operatori del settore, il divieto è illegittimo. “Si informa la gentile clientela che i fuochi d’artificio marcati CE, tra i quali rientrano perfino le stelline scintillanti e le bottigliette spara stelle filanti, non possono essere oggetto di alcun divieto di accensione da parte dei sindaci. Nel caso in cui fossero elevate contravvenzioni a chi viene trovato ad accendere i fuochi d’artificio, specie quelli cat. F1 e cat. F2, il soggetto sanzionato ingiustamente, potrà fare ricorso al Prefetto. Il Ministero degli Interni ha diramato una circolare la n° 17898 del 9 dicembre 2016 , con la quale chiarisce la illegittimità delle ordinanze, laddove limitano i fuochi marcati CE”.
Il SI.NO.P. , il sindacato degli operatori pirotecnici fornirà tutto il supporto necessario per ricorrere al Prefetto per l’annullamento della sanzione ingiustamente elevata.
C’è da dire che è di ieri la notizia che il Tar del Lazio, con un decreto cautelare urgente, ha sospeso l’ordinanza anti botti di Capodanno, predisposta dal sindaco di Roma, Virginia Raggi.