Aveva sempre avuto il piacere dei grandi giochi: Fabio Pileri è stato un politico narnese a cui la sedia di consigliere al Comune stava stretta. E dopo alcune esperienze, si era legato al figlio di Denis Verdini, Tommaso, intessendoci anche una società di lobbying, della quale aveva anche una quota di minoranza. E nell’ambito di tale azienda è arrivata per lui, per Fabio Pileri, ormai 46enne, una grana grossa, che l’ha portato anche ai domiciliari nella sua casa ternana.
Ci sarà tempo per il giovane politico ed imprenditore narnese di dimostrare la propria innocenza perché l’inchiesta su alcuni appalti dell’Anas che parte dalla Procura di Roma, è alle battute iniziali. Intanto però la notizia ha lasciato i suoi conoscenti di stucco anche perché Pileri aveva sempre avuto un comportamento irreprensibile, con il solo piacere di frequentare i salotti che contano.
Di sicuro la politica, e quello che gli stava intorno, era la sua passione , attraverso la quale aveva conosciuto personaggi importanti. Era stato eletto sorprendentemente in Consiglio Comunale con la Destra, riuscendo a prendere voti dappertutto. Poi però era approdato all’Udeur di Mastella ed in quella fase fu in grado addirittura di far eleggere al Parlamento, Gino Capotosti con una manciata di voti.
Si era successivamente legato al Pd, anzi a Stefano Bigaroni, nella maggioranza comunale. Poi, una decina d’anni fa, decise di abbandonare la politica locale per dedicarsi a quella nazionale. Ora la vicenda di Verdini jr, che a Narni viene considerata un po’ troppo grande per lui.
Al centro dell’inchiesta della Procura di Roma in cui è rimasto invischiato Pileri che ha portato all’arresto ai domiciliari di Tommaso Verdini, un appalto Anas da 180 milioni di euro per il risanamento di gallerie.