Si era rivolto ad un conoscente ternano per far fronte a delle spese necessarie per i suoi familiari, chiedendo in prestito 3.000 euro, ma è finito in un drammatico vortice di richieste di denaro sempre più pressanti condite da minacce. Esasperato, l’uomo si è rivolto alla Polizia per mettere fine a quella situazione che andava avanti da circa un anno. Ha raccontato agli investigatori della 3^ Sezione della Squadra Mobile ternana di come l’accordo inziale di restituire i 3.000 prestati, più 600 euro, non fosse stato rispettato e nonostante stesse effettuando il pagamento, le richieste di denaro erano aumentate fino a dover restituire poco meno di 6.000 euro, con l’aumento di 100 euro per ogni volta che pagava in ritardo, il tutto condito da minacce al telefono.
Lo scambio dei soldi avveniva durante incontri rapidissimi, sempre in luoghi pubblici all’aperto e in alcuni casi alla presenza di un altro uomo più anziano.
Gli agenti hanno subito avviato gli accertamenti sulla coppia di usurai, scoprendo che si trattava di un ternano di 31 anni e di un romano di 48 anni – con precedenti penali per droga e per altri reati – residente a Terni, poi attraverso un’attività di indagine tradizionale – con servizi di appostamento, pedinamenti e riscontri documentali – hanno monitorato i due uomini fino a concordare con la vittima una consegna controllata. Appena avvenuto lo scambio di denaro, i poliziotti hanno fermato il 48enne romano con addosso la somma appena consegnata ed hanno esteso la perquisizione nella sua abitazione dove hanno trovato 1 etto di cocaina di buona qualità, una piccola quantità di hashish, bilancini di precisione nonché tutto il materiale per il taglio e il confezionamento delle dosi. Per lui è scattato immediatamente l’arresto in flagranza non solo per usura, ma anche per detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti.
In base a quanto emerso dalle indagini, grazie al tempestivo intervento della Procura della Repubblica ternana, il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Terni ha emesso in 48 ore un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il 31enne ternano, che era stato tenuto costantemente sotto osservazione durante l’attesa della misura, affinché non potesse allontanarsi dalla città: l’accusa per lui è di usura in concorso.
Le indagini della Polizia proseguono, sia per accertare la provenienza della droga trovata in casa del romano, che per identificare altre persone finite nel giro di usura messo in atto dai due complici. La Questura ternana invita eventuali altre vittime a rivolgersi con fiducia alle Forze dell’Ordine per denunciare questi comportamenti criminali.
AGGIORNAMENTO
Al 31enne ternano , incensurato, che è assistito dagli avvocati Francesco Mattiangeli e Massimo Proietti, dopo l’interrogatorio di garanzia, sono stati concessi gli arresti domiciliari. Si è invece avvalso della facoltà di non rispondere il 48enne romano (difeso dal solo Mattiangeli) per il quale è stata confermata la misura della custodia cautelare in carcere.