Il Popolo della Famiglia dell’Umbria si scaglia ancora una volta contro la giunta regionale e contro le associazioni LGBT.Al centro della polemica sempre la legge contro l’omofobia approvata lo scorso dicembre.
“Non si sente affatto il bisogno di una nuova didattica nelle scuole dei nostri figli”, scrive il PPF che poi ribadisce: ”
una lobby tenta di imporre alla Regione un protocollo istituzionale per legalizzare un subdolo indottrinamento che mira alle nuove generazioni.
Vi supplicano, anzi vi ordinano, con arroganza, di aprire le porte ai miti e pacati formatori di Omphalos&C.(associazione LGBT di Perugia), con una legge regionale che vorrebbe accreditarne le competenze e che, invece, trasformerà, lentamente, come è loro stile, ma in modo inesorabile, le aule in piccoli mini-pride, compromettendo le già critiche pre-adolescenze.”
Il Popolo della Famiglia si augura che “le prossime elezioni travolgano coloro che hanno sostenuto quella che sarà ricordata come la peggiore legislatura della storia repubblicana in termini di decostruzione della famiglia, non dimentichiamo che nell’attuale Consiglio regionale anche il M5S votò a favore e Forza Italia si astenne sulla L.R. 3/2017, una legge inutile ed incostituzionale (si escludono le famiglie dall’educazione dei figli, nonostante l’Art. 30 della Costituzione dica il contrario).
Infine l’invito alla “resistenza”:”Chiediamo alle autorità di resistere alla spallata rabbiosa che stanno preparando.”