Protestano per il taglio unilaterale delle loro ore di lavoro, che si trasforma in un taglio del salario, già molto basso: sono le lavoratrici in appalto che puliscono gli uffici di Poste Italiane, che oggi hanno protestato in tutta Italia e anche a Terni, dove hanno dato vita ad un presidio davanti all’ufficio postale di via Bramante, insieme ai loro sindacati, Filcams Cgil e Uiltucs. Erano tutte presenti, in totale una decina. Tre di loro si sono licenziate proprio per questo motivo. Il loro non era uno stipendio, somigliava più che altro a un rimborso spese.
In pratica devono svolgere lo stesso lavoro avendo a disposizione un orario sempre più ridotto.
“Siamo difronte all’ennesimo abuso operato verso queste lavoratrici e lavoratori in appalto – hanno commentato Luca Solano, della Filcams Cgil Terni, e Massimiliano Ferrante della Uiltucs Terni – con contratti part time di una manciata di ore settimanali, che vedranno ridotto ancora di più uno stipendio già magro, costretti a lavorare meno ore ma avendo le stesse metrature da pulire. Riteniamo inaccettabile il silenzio della committenza Poste Italiane Spa, che non si è ancora resa disponibile al confronto”.