La scelta di far esibire Povia sul palco del Capodanno non è stata gradita dalla comunità LGBT di Terni. L’associazione “Esedomani” ha diffuso un comunicato molto critico.
“Il buongiorno si vede dal mattino, ma a Terni sembra che ci sia bisogno di un cannocchiale.
Non che gli uccellini non cantino, per carità, ma sembrano preferire farsi sentire su un palco ben illuminato piuttosto che nei rami degli alberi gelidi.
Parliamo ora del Capodanno organizzato dal Comune, un evento così glamour che perfino Hollywood avrebbe potuto invidiarcelo. Il concerto in piazza ha avuto come headliner Povia. Un nome che, come un vecchio calzino bucato, rispunta dal cassetto.
No, non siamo qui a fare il processo al valore artistico di Povia. Non siamo giudici di un talent show. Siamo solo un’associazione che rappresenta la comunità LGBTQIA+ (quella gente strana che, a quanto pare, esiste anche a Terni), e non abbiamo potuto non esserci sentirci basitə nell’aver visto e ascoltato sul palco di una festa che abbiamo contribuito a pagare anche noi (perché saremo anche diversə e secondo alcunə da curare, ma le tasse le paghiamo anche noi e alle urne elettorali ci andiamo come e più di altrə) un personaggio che da anni continua a mancarci di rispetto, lucrandoci bene anche sopra, oltretutto!
Noi qui a Terni speravamo solo di iniziare l’anno senza sentirci un po’ offesə dalla selezione dellə artistə, o quanto meno dalla scelta dei pezzi cantati…sarebbe bastato davvero poco, come se Terni poi non avesse musicistə che avrebbero potuto tranquillamente esibirsi.
E se questa è una strategia del Comune per rendere la nostra città più inclusiva, rispettosa e moderna… beh, non l’abbiamo mica compresa tanto bene!!
Terni non è un palcoscenico o un talent show, ma una città dove ci sono persone vere, diverse tra loro eppure accomunate dall’appartenenza ad un territorio e ad una comunità cittadina e tuttə noi meriteremmo rispetto e coerenza dalle istituzioni, non solo a parole ma anche nei fatti e nelle scelte.
Siamo solo a Terni, non in una commedia di Shakespeare, e il buongiorno si vede dal mattino.
Per il momento ci sentiamo senza casa in una giornata piovosa ⚡️
Ma forse l’anno prossimo avremo pure la Regina Elisabetta a tagliare il nastro, in barba a tuttə, anche a quellə che credono che Povia sia un’icona di modernità!”
Alla associazione Esedomani ha risposto direttamente il vice sindaco Riccardo Corridore che è salito sul palco ieri sera proprio durante l’esibizione di Povia.
“Il testo della canzone di Povia l’ho esaminato attentamente – scrive il vice sindaco – purtroppo è una interpretazione “oramai radicata” quanto infondata quella che viene data. Sapete bene la posizione della nostra amministrazione nei vostri confronti… la canzone è semplicemente la storia “vera” di Massimiliano… ho parlato lungamente con Povia e posso garantire che la vostra visione è inesatta! E’ un uomo senza pregiudizi e che fonda le sue canzoni sulla libertà di amare e sul presupposto che ciascun uomo e’ libero di autodeterminarsi come crede. Mi spiace ma state sbagliando, ve lo garantisco … se fosse come dite voi Povia non avrebbe cantato a Ternj! Buon anno”.