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Si può uscire da un ambiente criminale e vivere la propria vita normalmente, come la maggioranza delle persone? Sì , si può. Questo è il messaggio di speranza che lancia “Gramigna”, il libro che racconta la storia di Luigi Di Cicco, scritto in collaborazione con Michele Cucuzza, giornalista, scrittore, popolare volto tv.Il libro è stato presentato ieri pomeriggio a Terni, alla Feltrinelli (edizioni PI EMME).
Luigi Di Cicco faceva (fa) parte di una delle famiglie camorristiche più famose. Suo padre Giuseppe sta scontando in carcere fine pena, mai. Lui stesso è stato in carcere e ha girato, da piccolo, vari istituti in tutta Italia, quando andava a trovare il padre, insieme alla madre. Il suo destino sembrava scritto: avrebbe ricalcato le gesta paterne se non ci fossero stati di mezzo il servizio militare e un treno.”Quando sono partito per il militare ho iniziato a vedere un altro mondo – dice Luigi – perché vivendo sempre nell’ambiente dove stavo, quello era il mio mondo. Ho così iniziato ad assaporare un odore diverso e da lì ho iniziato a capire che c’erano altre cose che erano più belle, avevano un odore diverso e alla fine mi sono andato a prendere quella libertà che ognuno di noi merita.”
La libertà di una vita normale: “quando io ero piccolo non ho mai avuto mio padre fuori dalla scuola ad aspettarmi, giocavo a pallone, mio padre non è mai stato sugli spalti, oggi, andare a prendere mia figlia a scuola, andare a vedere mia figlia a danza, questa è la vita normale, la libertà di poter fare queste cose, con semplicità, anche prendere un caffè con un amico, queste sono le cose, non bisogna sempre pensare ai soldi e al potere”.
E lui lo ha provato in prima persona. Quando camminava per la strada veniva omaggiato e riverito, lui era il figlio del boss, era un eroe agli occhi di tanti, era temuto. Ma un’altra vita è possibile, Luigi Di Cicco ne è la prova vivente. Oggi vive a Civitavecchia, è felicemente sposato, ha una figlia, Benedetta, di 10 anni e gestisce un’attività privata.
“Ci siamo conosciuti in crociera- racconta Michele Cucuzza – lui era in viaggio di nozze, io facevo una piccola vacanza, mi ha chiesto di fare una foto insieme,la sera stessa che ci siamo conosciuti eravamo a cena e da lì è nata un’amicizia, una frequentazione, lui da Civitavecchia, io da Roma. Solo dopo qualche anno ha deciso di rivelarmi questo macigno che pesava sulla sua vita. L’idea di scrivere un libro sulla sua vita è nata in macchina quando mi ha raccontato la sua storia, alla quale non volevo credere. Aveva gli occhi lucidi. Questo libro – aggiunge Cucuzza – non è un’inchiesta, è la camorra vista con gli occhi di un bambino: le perquisizioni in casa, i cani lupo, la ricerca dei latitanti, le guerre di camorra che hanno colpito anche la sua famiglia, i carceri perché la mamma lo portava a salutare il padre, attraverso i quali ha conosciuto l’Italia.”
Dal libro “Gramigna” è stato tratto un film che è stato proiettato al Cityplex, per iniziativa di Michele Castellani. La regia è di Sebastiano Rizzo. Nel cast, Biagio Izzo (che fa il padre di Luigi), Enrico Lo Verso, teresa Saponangelo, Ernesto Mahieux e Gianluca Di Gennaro, che veste i panni di Luigi Di Cicco. Anche il giovane attore napoletano era ieri sera a Terni. “Di Luigi Di Cicco non ce ne sono tanti, però ci sono ma non tutti hanno avuto il coraggio o l’interesse a rendere pubbliche le loro vite. Lui lo ha fatto per voler dare un messaggio. la sua è veramente una storia importantissima. Il film – ha aggiunto Di Gennaro – è difficile ma è anche un regalo perché da napoletano che ama la propria terra, raccontare una storia positiva, è una soddisfazione.”
Il film è in promozione in giro per l’Italia. Come a Terni, anche in altre città, sono stati organizzati incontri (con le scuole) e dibattiti. Si vedrà dapprima sui canali Sky, poi in chiaro su uno dei canali Rai. Prevista anche la distribuzione in DVD. Alfonso Santoro, il produttore indipendente, ha l’ambizione (e la speranza) che dal film possa essere tratta una fiction. La sceneggiatura è in fase di scrittura e ci sono contatti, in tal senso, sia con la Rai che con Sky.
Alla Feltrinelli e al Cityplex abbiamo realizzato le interviste con Michele Cucuzza, Luigi Di Cicco e Gianluca Di Gennaro.