Il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, diffida Arvedi e Tapojarvi, ma anche l’Arpa, la Regione, la Usl2, ad intervenire sulle polveri di Prisciano. Ognuno per le sue competenze, ognuno con appositi provvedimenti.
La diffida è stata firmata nel primo pomeriggio di oggi:
“Il Comune di Terni, in qualità di ente territoriale titolare della tutela della salute pubblica e della salubrità dell’ambiente urbano, tenuto conto dell’articolo 50 del D.Lgs. 267/2000, diffida formalmente i soggetti in indirizzo, ciascuno per quanto di rispettiva competenza, a intervenire con urgenza e senza indugio per bloccare gli episodi ricorrenti di dispersione di polveri ferrose provenienti dall’attività dello stabilimento Arvedi AST, che risultano ampiamente documentati da materiale fotografico e video agli atti dell’amministrazione comunale.
Tali episodi comportano:
• la diffusione incontrollata di polveri metalliche su case, strade, autoveicoli, spazi verdi, aree urbane e agricole;
• la diretta esposizione della popolazione a sostanze potenzialmente nocive;
• il potenziale pericolo per la salute pubblica, con possibili ricadute in termini di malattie respiratorie, polmonari, cardiovascolari e oncologiche, nonché degrado della vivibilità degli ambienti urbani interessati dal fenomeno.
Si segnala che tali fenomeni, anche quando apparentemente episodici, presentano natura strutturalmente ripetibile in presenza di specifiche condizioni climatiche e ambientali, con effetti persistenti e insidiosi nel tempo, anche in assenza di manifestazioni evidenti immediate.
Altresì, i suddetti fenomeni continuano a ripetersi nonostante gli accorgimenti già imposti attraverso le disposizioni transitorie in essere nelle more della della realizzazione della chiusura della rampa scorie, la cui conclusione è prevista non prima del primo semestre 2026, imponendo quindi efficaci e necessari misure contingenti transitorie, come più volte rappresentato dal Comune anche in sede di riesame AIA (ove le prescrizioni del Sindaco non venivano del tutto recepite).
Permesso quanto sopra, il Sindaco invita formalmente:
• ARPA Umbria a disporre con urgenza il monitoraggio straordinario e continuo delle emissioni diffuse e fuggitive;
• USL Umbria 2 a relazionare sulla possibile incidenza sanitaria delle sostanze emesse, con particolare riferimento alla popolazione residente nelle aree adiacenti, indicando al Sindaco le conseguenti prescrizioni che eventualmente dovranno essere adottate a tutela della salute pubblica;
• La Regione Umbria ad adottare ogni atto di competenza ai fini della sospensione cautelativa delle autorizzazioni ambientali eventualmente in essere in caso di accertate violazioni;
• Arvedi AST a provvedere immediatamente all’adozione di tutte le misure necessarie a impedire la reiterazione degli eventi segnalati interessando le Ditte incaricate della gestione della scoria siderurgica TAPOJARVI SRL.
Qualora entro 30 (trenta) giorni dalla ricezione della presente diffida non vengano assunte misure risolutive, né fornita documentazione tecnica idonea a garantire l’eliminazione del rischio per la salute pubblica, il Comune di Terni si riserva di adottare ordinanza contingibile e urgente ai sensi dell’art. 50, comma 5, del D.Lgs. 267/2000, fino alla sospensione dell’attività produttiva inquinante, qualora ne ricorrano le condizioni”.