“Giovani, famiglia e scuola al tempo del covid-19: progetto aperto”: è questo il tema dell’incontro promosso dall’AGe di Orvieto, che da anni opera nella scuola e si impegna in iniziative e progetti per far crescere i valori civili e di buona convivenza, svoltosi nel Roseto didattico di Rocca Ripesena.
Presenti i rappresentanti delle forze dell’ordine di Orvieto, coordinati dal questore di Terni Roberto Massucci e dal dirigente del commissariato di Orvieto Antonello Calderini, delle associazioni e dei soggetti attivi per le politiche giovanili sul territorio: il Cesvol Umbria sede di Orvieto, la cooperativa sociale Il Quadrifoglio, l’associazione Diamoci una mano, Cittaslow, Orvieto FC, Orvietana Calcio e Oratorio parrocchiale.
“In questo momento di emergenza e post emergenza tra i più colpiti sono i giovani, che hanno visto cambiare all’improvviso la propria vita. E’ stato per noi naturale – dice la presidente Monia Pieroni – chiamare a raccolta tutti i soggetti coinvolti, proponendo un percorso condiviso per promuovere progetti e azioni per contrastare il disagio giovanile”.
Il questore Roberto Massucci ha presentato il progetto “#scegli la strada giusta” che sarà attivato nelle scuole secondarie di primo grado di Terni e Amelia. Al centro del progetto i concetti di legalità e rispetto di se stessi, dei compagni, dei genitori, delle istituzioni. Le associazioni presenti hanno portato le proprie esperienze, che raccontano l’impegno e la ricerca di soluzioni a favore dei ragazzi.
Nel confronto con chi opera sul territorio è emerso che il disagio giovanile ed i comportamenti a rischio si manifestano sempre più spesso in età pre-adolescenziale, a partire dai 10/11 anni. Sarà proprio ai ragazzi di quella fascia di età che andranno rivolte le azioni condivise. Anche lo sport è stato riconosciuto valido strumento che favorisce lo stare assieme nel rispetto delle regole. L’incontro si è concluso con l’impegno a lavorare insieme.
“Di concerto con il Comune di Orvieto, le forze dell’ordine, la scuola, le associazioni, le famiglie saranno proposte e attuate iniziative mirate e calibrate per il nostro territorio. Un obiettivo importante e necessario – conclude Monia Pieroni – per coltivare quei valori di convivenza civile, rispetto di sé e dell’altro indispensabili affinché la nostra città sia migliore”.