Sono iniziati questa mattina i lavori per l’ampliamento del Pronto soccorso dell’ospedale di Terni.
“Si tratta di un intervento già annunciato nelle scorse settimane – afferma la Presidente della regione Umbria, Stefania Proietti – che si inserisce nella programmazione regionale di potenziamento del Pronto soccorso, con un investimento previsto di 763.484 euro provenienti da fondi PNRR, attuato nel rispetto dei tempi previsti, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente l’accoglienza e la qualità delle cure per i cittadini”.
I lavori, che non condizioneranno la gestione dei pazienti, interesseranno una superficie complessiva di 575 metri quadrati, cui si aggiungono i 325 metri quadrati del modulo esterno “Poli”. Nel modulo esterno sarà trasferita l’attuale Obi (Osservazione breve intensiva), che verrà dotata di dodici posti letto, servizi igienici, oltre all’installazione di nuove finestre a nastro. È previsto inoltre un collegamento in muratura tra il Pronto soccorso e il modulo, per una superficie di circa 90 metri quadrati.
Tra gli altri interventi è previsto il recupero e l’ampliamento dell’area di osservazione, che passerà da 6 a 12 postazioni barella, per una superficie di 220 metri quadrati. Verrà inoltre realizzata una nuova camera calda – l’area riservata all’arrivo delle ambulanze – per circa 180 metri quadrati, e saranno smantellate le strutture temporanee realizzate durante il periodo Covid.
Al loro posto, per una superficie di circa 85 metri quadrati, troveranno spazio barelle e poltrone per l’accoglienza dei pazienti. L’area esterna coperta del Pronto soccorso sarà completamente riconvertita con la realizzazione di nuovi locali per visite e monitoraggio dei pazienti più gravi.
“L’ampliamento del Pronto soccorso – dichiara il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni, Andrea Casciari – rappresenta un ulteriore passo in avanti della Regione Umbria e della nostra Azienda per migliorare l’efficienza e la qualità delle prestazioni offerte, sia ai cittadini ternani sia a quelli provenienti da fuori regione. Al potenziamento delle strutture fisiche stiamo affiancando un percorso di riorganizzazione del personale, per rispondere con prontezza ed efficacia ai picchi di accesso che, come noto, si ripresentano ciclicamente”.