Un caso esemplare di burocrazia che è capitato al nostro lettore Antonello (che si firma per esteso).
QUANDO ASM DEVE RILASCIARE UNA DICHIARAZIONE CHE L’UTENTE DEVE PRESENTARE AD ASM STESSA
Vorrei segnalare un caso di burocrazia inaudita in un tempo in cui tanto si parla di semplificazione e di informatizzazione della pubblica amministrazione.
Nel 2016 è deceduto mio padre. A quel tempo furono disattivate le utenze dell’appartamento in cui viveva.
Ora per ottenere l’esenzione dalla TARI relativa a quell’appartamento disabitato, mio fratello, dopo aver ottenuto un appuntamento con l’ASM che si occupa di riscuotere la TARI per il comune di Terni, è andato, munito della documentazione relativa al decesso di nostro padre, a chiedere l’esenzione.
Quando l’ASML’impiegata allo sportello ha consultato il suo terminale, da cui risulta che le utenze sono state effettivamente disattivate, ma ciò nonostante ha chiesto di allegare alla domanda di esenzione una documentazione cartacea da cui risultasse l’avvenuta disattivazione. Il fatto è che chi deve rilasciare le suddette dichiarazioni sono l’ente distributore dell’energia elettrica che risulta essere per Terni la stessa ASM, e l’ente distributore del gas che per Terni è Umbria Distribuzione Gas, società appartenente per il 40% ad ASM ( vedere il sito della società). Cioè l’ASM deve rilasciare una dichiarazione di disattivazione di utenze che deve essere presentata all’ASM per ottenere l’esenzione TARI; un classico esempio di ” mano destra che non sa cosa fa la mano sinistra”. Viene da chiedersi a cosa servono le tanto sbandierate informatizzazione e semplificazione della burocrazia, se continuano ad essere richiesti pezzi di carta su pezzi di carta. Eppure, quando si tratta di tartassare noi “sudditi”, i controlli incrociati effettuati per via informatica vengono eseguiti con estrema solerzia… Tra parentesi ad una settimana dalla richiesta via Email di dette certificazioni, nè ASM, nè Umbria Distribuzione Gas si sono degnate di rispondere.