“La Regione, insieme alle Province e ai Comuni, sta predisponendo il Piano di bacino dei trasporti unico regionale, che organizzerà tutti i servizi pubblici di trasporto in un unico programma di esercizio. Questo si tradurrà in un’integrazione modale dei servizi, con risposte più efficaci alla domanda di mobilità in tutto il territorio regionale, tenendo nella massima attenzione l’obiettivo prioritario della sostenibilità finanziaria”. È quanto sottolinea l’assessore regionale ai Trasporti, Giuseppe Chianella, che fa il punto sullo stato di attuazione della riforma del trasporto pubblico locale definita con l’aggiornamento della legge regionale di settore e con il nuovo Piano regionale dei trasporti.
“Con il programma unico di esercizio – spiega – si tende ad eliminare le sovrapposizioni tra i servizi su gomma, ferro e della modalità alternativa con la finalità non di ridurli, ma al contrario di incrementarli. Intanto si sta anche operando per perfezionare il bando di gara ad evidenza pubblica per l’affidamento dei servizi su gomma comunali, provinciali e regionali, e i servizi di trasporto lacuali sul lago Trasimeno. Servizi che, nell’unico bacino di traffico, dovranno rispondere in maniera più puntuale alle esigenze di mobilità dei cittadini e cogliere l’obiettivo dell’equilibrio tra ricavi e costi”.
Per Chianella, “in questa logica di maggior efficienza e razionalizzazione dei servizi ogni Ente coinvolto, Comuni e Province, è chiamato a fare la sua parte, tenendo conto delle risorse disponibili, continuamente ridotte, che ad oggi hanno consentito di mantenere almeno i servizi fondamentali”.
“In questo contesto – aggiunge – si collocano le richieste che provengono dai territori. Devono trovare risposte nella riorganizzazione dei servizi offerti, dopo un’attenta valutazione dell’attuale assetto, decidendo per una rimodulazione che non preveda incremento di costi, con la sostituzione dei servizi meno utilizzati con altri per i quali si è registrata una più significativa domanda di mobilità”.
L’assessore Chianella mette in evidenza la questione delle risorse per il settore. “In questi anni – dice -, oltre a una evoluzione del quadro normativo nazionale che ha completamente modificato il panorama di riferimento del trasporto pubblico locale, abbiamo dovuto fare i conti con il taglio dei finanziamenti statali. La Regione, dal 2010, è impegnata a garantire le risorse necessarie per il settore, reperendole dal bilancio regionale. Ma gli stanziamenti sono ancora insufficienti. L’obiettivo urgente ed inderogabile – sottolinea – è quindi la riprogrammazione di tutti i servizi di trasporto pubblico offerti. Vanno individuate modalità di trasporto coerenti con la domanda di mobilità e i territori che devono essere serviti, con l’obiettivo di garantire i servizi a tutti i cittadini”.
Ad oggi “la Regione, dopo un confronto con tutte le parti interessate della società civile, ha approvato – ricorda – i contratti di servizio con il gestore Busitalia per il trasporto su gomma e Trenitalia per i servizi ferroviari. L’impegno è chiaro: arrivare con celerità ad una unica gestione di questi servizi e, come detto, ad una unica programmazione con la gomma e i servizi di trasporto lacuali, prevedendo l’utilizzo integrato delle diverse modalità per garantire la mobilità di tutti i cittadini, anche di quelli residenti nelle aree definite a domanda debole. Un punto di forza anche per l’attrattività turistica dell’Umbria”.
L’assessore regionale ai Trasporti si sofferma poi in particolare sul servizio di trasporto scolastico, nell’imminenza dell’apertura delle scuole. “Da parte della Regione c’è massima attenzione per i servizi scolastici che oggi sono offerti agli studenti delle medie superiori con il trasporto pubblico locale, mentre per gli alunni delle scuole elementari e medie inferiori devono essere offerti dai Comuni. Va ricercata una sinergia tra questi servizi – dice – al fine di assicurare un’offerta complessiva che non penalizzi nessuno e che garantisca la mobilità”. Su questo fronte, “la Regione si è anche impegnata a declinare modalità virtuose per l’assegnazione dei servizi scolastici ai minori, in età scolare tra 5/6 anni e 15/16 anni, di competenza dei Comuni – afferma -, predisponendo linee guida atte a garantire comportamenti unitari da parte degli Enti su questioni quali la durata dell’appalto, gli investimenti, la modalità di assegnazione con offerta economicamente più vantaggiosa, controlli e verifiche successivi all’aggiudicazione del servizio”.
“Questo obiettivo – prosegue – richiede non solo la sinergia tra Regione, Comuni e Province, ma una attenzione da parte delle altre istituzioni della pubblica amministrazione riconducibili al mondo della scuola, soprattutto in merito all’apertura e chiusura degli istituti scolastici che siano il più possibile allineati agli orari dei mezzi di trasporto pubblico. Dobbiamo fare squadra per dare la migliore risposta ai nostri studenti e alle loro famiglie”.
I servizi di trasporto pubblico “hanno poi l’esigenza di proporre, talvolta, linee sperimentali, da valutare caso per caso, che possono essere temporaneamente inserite nel programma di esercizio che, conseguentemente, dovrà essere rivisto per mantenere l’equilibrio economico del contratto di servizio”.
A questo proposito l’assessore fa chiarezza sulla questione dell’attivazione a Perugia di “navette” nelle ore notturne per gli studenti universitari, con collegamenti fra centro e periferia del capoluogo regionale. “La posizione della Regione è ben chiara e non è quella che è stata riportata nei giorni scorsi sulla stampa locale – precisa – Nel corso di ben tre riunioni che si sono svolte all’Assessorato regionale ai Trasporti, alla presenza di rappresentanti dell’Università di Perugia e del Comune di Perugia, rappresentato dall’assessore comunale Casaioli, ho sempre sostenuto che l’attivazione di corse notturne, proposta dall’Ateneo perugino, fosse senz’altro interessante. Ho specificato che la sperimentazione poteva essere fatta riorganizzando i servizi di trasporto urbano, il cui committente è il Comune di Perugia, al fine di verificarne l’effettiva efficacia ed eventualmente inserire queste nuove linee notturne nella gara da espletare per l’affidamento dei servizi pubblici. È il Comune di Perugia, con l’attuale gestore dei servizi urbani, a dover stabilire su quali linee intervenire per consentire l’istituzione di linee notturne per gli studenti universitari, nel rispetto dell’equilibrio economico. Non c’è nessun disimpegno – conclude Chianella – da parte della Regione”.