Rimandati di almeno due anni gli interventi di riqualificazione della strada comunale di Ramici ed i sindaci di Alviano, Attigliano, Guardea e Lugnano in Teverina non ci stanno.
“Nel mese di novembre 2021 la conferenza dei sindaci dell’area sud ovest orvietano ha approvato all’unanimità il piano delle strade da finanziare con i fondi per le aree interne per il periodo 2021-2026 derivati dal Decreto del Ministero delle infrastrutture di concerto con quello del tesoro. In quella occasione, scrivono i sindaci, furono individuate anche le linee prioritarie sulla base di quanto previsto all’art.1 co 3 che prevede precise caratteristiche affinché gli interventi possano essere ricompresi.
In questa prima fra tutte, oltre alla strada della “Badia” nei comuni di Orvieto e Porano quella provinciale nei comuni di Montecchio e Baschi in questi periodi di grande transito a causa della chiusura del ponte sulla SS 448, era stata individuata, da ben 4 comuni (Attigliano, Lugnano in Teverina, Alviano e Guardea, anche se quest’ultimo non territorialmente interessato), la strada di Ramici percorsa giornalmente da migliaia di vetture, dai pendolari dei suddetti comuni e da quelli di Montecchio e Baschi e soprattutto unica alternativa in caso di chiusura dell’ Autosole fra i caselli di Attigliano ed Orvieto nonché di accesso all’area interna come espressamente previsto da decreto.
Al momento della individuazione delle priorità la Provincia ha stravolto tutti gli intendimenti iniziali, presentando un piano che privilegia gli interventi sulle strade di propria competenza da finanziarsi con altri fondi, nel neanche tanto celato intento di drenare preziose risorse da sottrarre all’area interna e destinare ad altri interventi. Il piano è stato approvato a maggioranza con i voti contrari di Attigliano, Lugnano in Teverina e Guardea, l’astensione di Castelviscardo ed il manifesto e dichiarato dissenso del Comune di Alviano assente al momento del voto.
Si intende informare tutti i cittadini ed i pendolari, abituali fruitori di tale collegamento strategico che la riqualificazione della stessa, contrariamente a quanto nelle aspettative, non avverrà prima del 2024, forse 2025 dati i tempi amministrativi necessari: il D.M. 12 ottobre 2021 aveva stanziato più di 6 milioni di euro in 6 annualità dal 2021 al 2026 per la manutenzione straordinaria di strade provinciali o comunali che fungano da collegamento strategico ricadenti nei Comuni delle Aree Interne con la pianificazione della Provincia di Terni; il buon senso e la lungimiranza avrebbero suggerito tale strada tra le priorità assolute, in quanto asse di riferimento per molti di questi Comuni come via di accesso a ferrovie e autostrada e importante bypass nei momenti di chiusura del tratto A1 Attigliano-Orvieto nonché perché immediatamente cantierabile.
Logiche meramente politiche hanno fatto sì che tale intervento finanziabile con l’annualità 2022, slittasse al 2024/2025, in favore di tratti stradali di competenza provinciale, probabilmente riqualificabili con ben altri fondi. A ciò si aggiunge la frammentarietà degli interventi proposti, a conferma di quanto affermato e indice di situazioni di degrado molto meno accentuate e pertanto “posticipabili” alle altre annualità anche per la risibile importanza e percorrenza. I comuni interessati, vista la pericolosità dell’arteria, hanno comunicato, inascoltati, di non garantire che la strada resterà aperta al transito fino al 2024/25 per motivi di sicurezza, consapevoli, loro malgrado, del disagio che tale scelta obbligata porterà a migliaia di utenti”.
Pronta la replica dell’amministrazione provinciale.
“La programmazione degli interventi sulla viabilità dell’Area Interna Sud Ovest Orvietano è stata definita dall’Assemblea dei Sindaci dell’area interna stessa in diversi incontri volti ad individuare gli interventi prioritari sulla rete regionale, provinciale e comunale, nonché a definire la relativa programmazione. Tali incontri si sono svolti durante il mandato della precedente amministrazione.
La Provincia è stata individuata dalla legge quale soggetto attuatore degli interventi con finalità di supporto all’Assemblea dei Sindaci sotto il profilo tecnico. Tanto per essere chiari non abbiamo fatto altro che prendere atto del lavoro svolto nei mesi scorsi dall’Assemblea. E’ stato redatto il programma degli interventi, organizzando e selezionando le indicazioni in conformità ai dettami del decreto, seguendo sempre il principio generale di diffondere quanto più possibile in maniera omogenea le risorse sul territorio.
Tali risorse, ammontanti a 6 milioni e 638mila euro, purtroppo non sono ripartite in modo omogeneo nei 6 anni (periodo di programmazione e finanziamento delle opere). Il 67 per cento di esse infatti è previsto per il secondo triennio 2024-2026. Gli importi annui stabiliti sono fissi ed entro questi limiti devono essere programmati gli interventi.
La Strada di Ramici prevede tra l’altro un investimento considerevole di oltre 1 milione di euro. Siamo consapevoli delle cattive condizioni in cui versa ma indubbiamente dobbiamo prendere atto che l’intera rete infrastrutturale stradale del territorio dell’Area Interna presenta criticità diffuse ed analoghe, dovute anche alla carenza manutentiva derivante dalle difficoltà economiche che negli ultimi anni hanno interessato gli enti locali e l’amministrazione provinciale. Tale situazione ha consigliato una programmazione che intervenisse il più possibile in tutti i comuni dell’Area Interna senza concentrazione di risorse in ambiti specifici e localizzati.
In questo contesto fortemente vincolante, sempre nel tentativo di iniziare i lavori in un territorio il più possibile ampio, nelle prime annualità sono stati previsti i lavori di minore importo che rapportati ai limiti delle disponibilità annue, permettono l’esecuzione di un maggiore numero di interventi.
Nell’ambito del ruolo di coordinamento che ci compete, abbiamo tentato in assemblea di giungere ad una soluzione condivisa facendo alcune proposte, posticipando alcuni lavori sul territorio, quali ad esempio quelli del comune di Attigliano in quanto comune interessato dalla Strada di Ramici, e prevedendo un intervento immediato almeno di massima urgenza. I sindaci però, tra cui Attigliano stesso, che poi ha firmato il comunicato stampa, si sono dichiarati contrari.
Stante, malgrado le nostre proposte, la diversità di vedute tra i vari amministratori, si è dovuti giungere ad una votazione. Capiamo lo stato d’animo dei sindaci che si sono trovati in minoranza ma siamo in democrazia e ci dobbiamo rimettere alle decisioni di quello che stabilisce la maggioranza, volenti o nolenti. Di contro non si comprende il tenore del comunicato nei confronti della Provincia che si accusa di aver stravolto le programmazioni.
Noi abbiamo preso atto di quello che gli uffici avevano programmato, presentando un piano che privilegia la provincia stessa e non i territori beneficiari degli interventi e soprattutto ci accusa di averlo fatto sulla base di “mere logiche politiche”. Qualcuno ci deve spiegare quali siano visto che il piano è stato trasversalmente approvato da sindaci di tutte le appartenenze politiche come pure il comunicato di protesta. Lasciamo fuori la strumentalizzazione politica e portiamo avanti i buoni principi di amministrazione che devono guidare il nostro agire quotidiano e che sono e che saranno il faro per la nostra amministrazione. Se di questo qualcuno ci accusa allora ben venga il nuovo corso della Provincia di Terni”.