Il Presidente della LNPB spiega le motivazioni alla base della decisione odierna di rinviare a data da definirsi la gara tra a Ternana e Pisa, in programma domani allo stadio Liberati, il cui recupero sarà deciso i primi giorni della prossima settimana.
“Abbiamo atteso fino all’ultimo -spiega Abodi- la definizione di un quadro che permettesse di risolvere la situazione, che da alcuni giorni non sta permettendo alla squadra di allenarsi e preparare l’esordio in campionato. Portando addirittura i giocatori l’altro ieri a produrre una diffida alla Società, incentrata sulla violazione dei basilari doveri contrattuali inseriti nell’Accordo Collettivo. Purtroppo le notizie negative giunte in mattinata ci hanno convinto, nostro malgrado, ad assumere una decisione difficile, che riteniamo però opportuna e motivata in relazione al contesto creatosi”.
“Aldilá dei legittimi diritti e doveri delle società -aggiunge il Presidente- la lega deve tutelare anche altri aspetti fondamentali, quali la salvaguardia dell’immagine del campionato ed il rispetto verso i tifosi e gli appassionati. Nonché il lavoro e l’operato delle forze dell’ordine, degli arbitri, dei media e tutti gli altri soggetti coinvolti nell’organizzazione di un evento sportivo professionistico, quale é una gara ufficiale del nostro campionato. Muovere migliaia di persone e decine di professionisti per un evento che con ogni probabilità domani sera non si sarebbe svolto, non aveva senso. Tra l’altro, molti dei soggetti preposti alla sicurezza e al pronto intervento dell’evento sono destinati in questi giorni ad altre priorità sociali di quel territorio. Mobilitarli per una gara che non si sarebbe giocata, va contro il buonsenso. Tutto questo avrebbe causato quindi conseguenze ben maggiori di un rinvio”.
“Mi sono confrontato più volte -conclude Abodi- con il Presidente Tavecchio e con Damiano Tommasi, nonché con i consiglieri della LNPB, che hanno tutti avallato la decisione, ritenendola congrua rispetto alla straordinarietà della situazione creatasi. La speranza é evidentemente quella che la stessa possa rientrare nel giro di pochi giorni per poter garantire la regolarità del calendario, a partire dalla seconda giornata”.
“La salvaguardia dell’immagine del campionato non deve però coprire – a giudizio di Abodi- le responsabilità di chi, con il proprio operato, ha messo in una situazione così complessa e difficile la Lega e le proprie associate”.