C’è ancora, il Partito Comunista Italiano, sì, proprio quello “originale”. Quello, per intenderci, che ha per simbolo le due bandiere sovrapposte, quella Italiana di cui si vedono i bordi sotto, e sopra la bandiera rossa con la falce, il martello e la stella. Insomma uan cosa diversa dal Pc, quello senza la “i” che si è schierato alle elezioni del primo turno.
Nostalgici? Chissà… Comunque vivi e coraggiosi quelli del Pci di Terni (sede piazza Dalmazia) se diffondono un volantino con cui in pratica chiedono di votare per il Movimento Cinque Stelle al ballottaggio di domenica prossima per l’elezione del sindaco di Terni. In ballottaggio, lo sanno tutti ovviamente, ci sono i candidati del M5S, Thomas De Luca, e il leghista Leonardo Latini alla guida di una coalizione di destra-centro che ha ottenuto il 49 per cento al primo turno.
Eccolo il motivo della scelta dei comunisti italiani di Terni che non si arrendono alla disperazione. Non sono certo diventati all’improvviso “grillini”. E’ che c’è da scegliere il male minore e, soprattutto, come scrivono in un volantino diffuso sabato mattina, c’è da “impedire che la destra reazionaria e fascista metta le mani sulla città”. E aggiungono, sempre nel volantino. “Dopo aver subito i disastri combinati dal Partito Democratico, Terni non merita ora di essere governata da soggetti portatori di valori totalmente estranei alla storia di un città da sempre democratica, antifascista, operaia e solidale”.
Riecco lo “zoccolo duro”?