Di Chiara Furiani
40 anni e non sentirli.
Quello che è considerato il “festival dei festival” dagli amanti della sperimentazione e della ricerca in ambito performativo festeggia quest’anno un genetliaco davvero importante.
Nonostante una notevole età sulle spalle, la manifestazione romana non accenna a tirare i remi in barca, tutt’altro.
Tra settembre e novembre – ben tre mesi di programmazione, tra danza, teatro e musica, spalmata su varie location – sono davvero tanti gli appuntamenti da non perdere e le proposte esclusive.
A partire dalle sonorizzazioni live di due film culto, “Whiplash”, notevolissimo esordio datato 2014 del regista Damien Chazelle e “L’Odio” del francese Mathieu Kassovitz, pellicola più datata – 1995 – ma ancora altrettanto dirompente.
Saranno gli Asian Dub Foundation, mitica band britannica pioniera della fusione tra elettronica, dub e hip-hop, a intrecciare la loro musica alle immagini di quest’ultimo, il 30 ottobre all’Auditorium Parco della Musica.
Tanti e importanti i nomi che daranno lustro al calendario musicale di quest’anno.
Sempre graditissimo il ritorno di Blixa Bargeld, iconico frontman degli Einsturzende Neubaten, che però quest’anno si presenta in solitaria, o per meglio dire come collaboratore della compagnia teatrale Hotel Pro Forma, per la quale ha scritto il soundtrack dello spettacolo “Flammenwerfer”, che sarà da lui interpretato dal vivo, dal 26 al 28 settembre al Teatro Argentina.
Perdersi poi il ritorno di Laurie Anderson, il 3 novembre all’Auditorium, sarebbe semplicemente un peccato mortale.
Da decenni una vera colonna portante dell’avanguardia internazionale e una figura creativa veramente a tutto tondo: compositrice, scrittrice, regista, fotografa, strumentista, artista visiva, esploratrice di nuove forme di tecnologia, e, non da ultimo, protagonista di un indimenticabile sodalizio umano e artistico con Lou Reed.
A chiudere in bellezza il 16 novembre un altro appuntamento con la grande musica.
Saranno gli austriaci Kruder & Dorfmeister a infiammare l’Auditorium con la riproposizione dal vivo di “The K & D Sessions”, memorabile album datato 1998, che consacrò i due sulla scena elettronica internazionale.
Di sicuro interesse anche l’appuntamento col performer britannico Kae Tempest, tra le figure più rappresentative della scena spoken word, che sarà il 25 ottobre all’Hacienda con la prima data del suo tour europeo.
Ma Roma Europa Festival è naturalmente molto più di questo.
La danza occupa da sempre un posto importantissimo nella programmazione della manifestazione e sono davvero tantissime le date da segnarsi in agenda.
Non a caso l’apertura stessa di quest’anno è stata affidata al celebratissimo Marcos Morau, regista e coreografo rivelazione di questi ultimi anni e al Ballet National de España.
Di grandissimo fascino ed evocativa potenza lo spettacolo “Sword of Wisdom” della compagnia taiwanese U-Theatre, a confermare la vocazione internazionale della manifestazione romana.
Un mix sapiente tra musica, danza, teatro e arti marziali, con la presenza importante delle percussioni a ritmare la scansione dei momenti più importanti della rappresentazione, che ha trascinato e coinvolto gli spettatori creando un’atmosfera di intenso misticismo.
Fondamentale anche il teatro, con la presenza di alcuni nomi davvero importanti della scena italiana e internazionale, uno tra tutti il regista belga Milo Rau, che sarà in scena col suo “La Lettre” dal 9 al 12 ottobre al Teatro Vascello.
Impossibile citare tutti, basti pensare che REF 2025 consta di ben 110 spettacoli diversi per 250 repliche, con 700 artisti.
Si rimanda quindi al sito web di Roma Europa Festival, che potrà fornire tutti i dettagli della ricchissima programmazione e le varie modalità di acquisto dei biglietti, con alcune formule “a pacchetto” decisamente convenienti.