Sulla crisi di governo aperta da Matteo Renzi interviene con un post su Facebook il commissario del Partito Democratico dell’Umbria, l’ex presidente della regione Toscana, Enrico Rossi.
“Renzi ha deciso di fare la crisi – scrive Rossi -dopo che lui stesso aveva riconosciuto i passi avanti compiuti con il piano di rilancio.
Ora si sarebbe dovuto discutere come gestire questa massa enorme di risorse per raggiungere presto e bene gli obiettivi fissati nel piano.
Si sarebbero dovute definire le riforme per rendere più snella la pubblica amministrazione, più rapida la giustizia, e per costruire un fisco più equo.
Invece perderemo chissà quanto altro tempo in altri politicismi, chiacchiere insulse e diatribe personaliste.
Il 15 febbraio dobbiamo consegnare il piano alla Commissione europea per iniziare le trattative . Forse riusciremo nel capolavoro di non avere ancora un governo per quella data.
Tentare di evitare le elezioni in questa situazione drammatica è giusto ma oltre un certo limite non si può andare.
Come diceva Renzi stesso: non è accettabile che ci siano partiti che mettono i veti.
Poiché nel merito Conte ha aperto a tante questioni sollevate da Renzi, c’è un solo razionale nell’iniziativa del capo di Italia viva: evitare che con questo governo diventasse strategica l’alleanza tra PD e M5stelle che lo spingeva ai margini.
Penso che il PD non dovrà dimenticarsene.
Renzi – aggiunge Rossi -dopo aver fatto cadere Enrico Letta ora ha fatto cadere anche Conte e, nel mezzo, ha fatto pure cadere se stesso.
È il momento di tirare un rigo”.