Questa mattina in I Commissione l’audizione, richiesta dal Consigliere Michele Rossi di Terni Civica, dell’assessore ai Lavori Pubblici Enrico Melasecche e dei tecnici comunali coinvolti per relazionare sulla progettualità del nuovo teatro Verdi e l’iter in corso, si è esaurita in un brevissimo intervento. Adducendo un altro impegno, l’assessore si è limitato a dichiarare che la commissione non può essere coinvolta in quanto allo stato attuale non esiste alcun progetto definitivo e il coinvolgimento avverrà solo dopo l’approvazione in Giunta. I lavori si sono quindi conclusi con la richiesta unanime che l’assessore Melasecche torni urgentemente in Commissione a relazionare, insieme ai tecnici, per dire cosa stanno facendo e su quale progetto stanno lavorando.
“L’intervento dell’assessore, commenta Michele Rossi, non è stato per nulla esaustivo in quanto di fatto sembra essersi sottratto alla richiesta precisa e puntale della commissione di riferire sulle interlocuzioni finora avute con la Soprintendenza. E’ a conoscenza del sottoscritto che è stato trasmesso nelle scorse settimane uno studio preliminare per la riqualificazione del Teatro. Su questo si è chiesto un primo pronunciamento della Soprintendenza dando così un indirizzo ben preciso al progetto stesso.
Ho mostrato copia dei carteggi delle interlocuzioni e copia della progettazione trasmessa alla stessa. Quei documenti, prosegue il consigliere, testimoniano l’iter in corso, peraltro alcune tavole progettuali erano anche apparse su alcuni quotidiani locali. Personalmente ritengo che il Consiglio Comunale, portatore degli interessi e delle prese di posizione della città nella sua interezza, debba intervenire quanto prima e dare voce a tutti coloro che seguono da anni con attenzione questa vicenda.
In futuro il Consiglio Comunale non può essere chiamato a ratificare una progettazione definitiva (che avrà già scontato il parere della Soprintendenza e la valutazione della Giunta) ma deve poter dire la sua sin dalle fasi iniziali. E’ solo con questo apporto che si può dar luogo a quella aggiunta di qualità che tutta la città richiede nella vicenda del Verdi. Lo abbiamo detto a più riprese in passato, in maniera unanime, che l’obiettivo non deve essere quello di avere un qualunque teatro ma di riavere il Verdi in quanto spazio culturale di grande prestigio. Per tutto questo l’intera commissione ha ritenuto che l’assessore e i tecnici comunali impegnati nelle procedure del Verdi vengano urgentemente in commissione e dicano una volta per tutte cosa stanno facendo e su quale progetto stanno lavorando. L’approvazione della Soprintendenza deve avvenire solo dopo che il Consiglio comunale abbia svolto la sua funzione di indirizzo e controllo, stabilite in maniera chiarissima dal Tuel. Tra l’altro l’atto di indirizzo approvato all’inizio dell’anno era incentrato proprio sul fatto che l’assessore e i tecnici dovevano rapportarsi con la massima assemblea cittadina nel portare avanti finalmente una idea progettuale. Cosa del tutto diversa sarebbe un inutile coinvolgimento a fine iter”.