Lo definisce “un fallimento della politica, “una operazione anticulturale”, il fatto che ATER ristrutturerà i locali dell’ex convento di San Pietro a Terni realizzandovi 12 mini appartamenti di edilizia residenziale pe giovani coppie.
Un fallimento – a giudizio di Michele Rossi consigliere comunale di maggioranza di Terni Civica – “Il non essere riusciti a fermare un intervento pensato da altri, e a ruoli politicamente diversi allora fortemente contestato, proponendo qualcosa di alternativo.”
“Una qualsiasi rigenerazione e nuovo uso – sostiene il consigliere Rossi – non può non tenere conto del valore storico ed identitario del bene. Qualsiasi altra funzione è una violenza. Non a caso è bene ricordare un altro intervento Ater, quello su Palazzo Gazzoli dove non sono stati realizzati appartamenti ma si è data una funzione direzionale.
Chi non rispetta il valore dei luoghi della storia di una città dimostra non solo ignoranza ma di non amarla fino in fondo questa sua città. Un convento del 1600 non è un luogo qualsiasi dove poterci fare ciò che si vuole”.