“Le varie osservazioni sollevate nell’incontro dalle Amministrazioni Comunali, sono state ricondotte nell’ambito dell’impegno collaborativo e della flessibilità che le autorità competenti hanno ulteriormente garantito per gli eventi futuri .”
E’ nelle pieghe di questa flessibilità ulteriore concessa che sta il destino di molte feste di piazza e di sagre che, abitualmente, riempiono l’estate nella provincia di Terni così come in tutta Italia.
Tutto deriva dall’applicazione della circolare Gabrielli che impone strette misure di sicurezza per le feste di piazza, sia per il pericolo di attentati terroristici, sia per prevenire situazioni come quelle di piazza San Carlo a Torino dove, nel giugno 2017, una persona è morta e 1.500 sono rimaste ferite.
COSA IMPONE LA CIRCOLARE GABRIELLI
– capienza delle aree di svolgimento dell’evento, per la valutazione del massimo affollamento sostenibile. In particolare, per quanto concerne le iniziative programmate in aree pubbliche di libero accesso, al fine di evitare sovraffollamenti che possano compromettere le condizioni di sicurezza, gli organizzatori dovranno essere invitati a regolare e monitorare gli accessi, ove possibile anche mediante sistemi di rilevazione numerica progressiva ai varchi d’ingresso fino all’esaurimento della capacità ricettiva dell’area interessata, che sarà interdetta già nella zona di rispetto anche con l’ausilio delle forze di polizia;
– percorsi separati di accesso all’area e di deflusso del pubblico, con indicazione dei varchi;
– piani di emergenza e di evacuazione, anche con l’approntamento dei mezzi antincendio, predisposti dall’organizzatore dell’evento, con esatta indicazione delle vie di fuga e correlata capacità di allontanamento in forma ordinata;
– suddivisione in settori dell’area di affollamento, in relazione all’estensione della stessa, con previsione di corridoi centrali e perimetrali all’interno, per le eventuali emergenze ed interventi di soccorso;
– piano di impiego, a cura dell’organizzatore, di un adeguato numero di operatori, appositamente formati, con compiti di accoglienza, instradamento, regolamentazione dei flussi anche in caso di evacuazione, osservazione ed assistenza del pubblico;
– spazi di soccorso, raggiungibili dai mezzi di assistenza, riservati alla loro sosta e manovra;
– spazi e servizi di supporto accessori, funzionali allo svolgimento dell’evento o alla presenza del pubblico;
– previsione a cura della competente dell’emergenza e urgenza sanitaria, di un’adeguata assistenza sanitaria, con individuazione di aree e punti di primo intervento, fissi o mobili, nonché indicazione dei nosocomi di riferimento e loro potenzialità di accoglienza e specialistica;
– presenza di impianto di diffusione sonora e/o visiva, per preventivi e ripetuti avvisi e indicazioni al pubblico da parte dell’organizzatore o delle autorità, concernenti le vie di deflusso e i comportamenti da tenere in caso di eventuali criticità
– valutazione di provvedimenti finalizzati al divieto di somministrazione e vendita di alcolici ed altre bevande in bottiglie di vetro e lattine, che possano costituire un pericolo per la pubblica incolumità.
Inoltre:
– sviluppo di una mirata attività informativa ai fini di valutare la minaccia e predisporre un efficace dispositivo di ordine pubblico;
– puntuali sopralluoghi e verifiche congiunte per la disciplina delle attività connesse all’evento e per la ricognizione e mappatura degli impianti di videosorveglianza presenti nelle aree interessate, anche per un eventuale collegamento con la sala operativa delle Questure;
– attività di prevenzione a carattere generale e di controllo del territorio;
– servizi di vigilanza e osservazione a largo raggio, per rilevare e circoscrivere i segnali di pericolo o minaccia, nella fase di afflusso come in quella di deflusso;
– frequenti e accurate ispezioni e bonifiche delle aree con personale specializzato e adeguate apparecchiature tecnologiche;
– individuazione di fasce di rispetto e prefiltraggio per consentire controlli mirati sulle persone;
– sensibilizzazione degli operatori favorendo un elevato e costante livello di attenzione.
Tutti i sindaci dei comuni della provincia di Terni hanno partecipato a un vertice del comitato di ordine e sicurezza presieduto dal Prefetto, Paolo De Biagi.
L’incontro – riferisce una nota della Prefettura – è stato convocato per un confronto sulle problematiche di sicurezza nello svolgimento delle manifestazioni pubbliche per le quali, negli ultimi tempi, si sono registrate preoccupazioni da parte degli organizzatori per le aumentate difficoltà logistiche e finanziarie conseguenti alle direttive diramate dal Ministero dell’Interno per garantire adeguate condizioni di safety e di security.
La riunione è stata occasione di un aperto confronto che ha consentito di ribadire come le direttive ministeriali non hanno imposto nuovi obblighi ma hanno richiamato quanto previsto da norme già vigenti e reso coerenti limitazioni e obblighi imposti a tutela della sicurezza dei partecipanti alle manifestazioni.
È risultato evidente che l’applicazione di misure di sicurezza, rese necessarie anche dal contesto internazionale in cui viviamo, può da un lato appesantire l’attività organizzativa ma dall’altro offre ai partecipanti una condizione di più sicurezza e di miglior fruizione degli spettacoli oltre a garantire maggiormente gli organizzatori da possibili responsabilità. Né il fatto che in passato nulla di grave sia accaduto sul territorio provinciale può essere garanzia di sicurezza anche tenendo conto dei mutamenti dei contesti e della maggior complessità organizzativa delle manifestazioni.
Le direttive ministeriali riguardano tutte le manifestazioni, ovviamente con quella flessibilità e quegli adattamenti che gli organi statali competenti hanno sempre assicurato nella loro applicazione. Un atteggiamento caratterizzato dalla collaborazione tra le Autorità competenti che ha finora portato a parametrare le
misure di sicurezza alla natura, dimensione, livello della partecipazione e grado di esposizione a rischio delle singole manifestazioni. La collaborazione tra organi statali e enti locali ha consentito lo svolgimento di iniziative pubbliche – anche le più impegnative, come la Corsa all’Anello di Narni, le Celebrazioni Valentiniane a Terni, il Corpus Domini di Orvieto, ecc. – senza sacrificare le caratteristiche di tradizione e contenuto degli eventi, garantendo nel contempo adeguati standard di sicurezza.
Ai Sindaci – conclude la nota della Prefettura di Terni – è stato chiesto di farsi collettori delle manifestazioni organizzate sui rispettivi territori curando la trasmissione – con congruo anticipo – delle relative pianificazioni di sicurezza agli organi statali preposti alle necessarie verifiche.
Un dispositivo che ribadisce il comune e primario interesse di perseguire le condizioni di sicurezza delle manifestazioni pubbliche senza penalizzarne lo svolgimento e l’identità.