“Dopo la conversazione odierna con la Commissione Europea, Thyssenkrupp e Tata Steel prevedono che la prevista joint venture delle loro attività siderurgiche europee non andrà avanti.” Lo spiega in una nota la multinazionale tedesca precisando che “la Commissione ha fatto un altro test di mercato per vagliare le clausole migliorative proposte dai due gruppi ma il nuovo sondaggio non ha risolto le preoccupazioni della Commissione nonostante ulteriori, significative, concessioni.”
Secondo la Commissione la fusione dei due colossi dell’acciaio avrebbe una minore scelta e prezzi più alti sul mercato.
La bocciatura costringe la Thyssenkrupp a rivedere le stime 2019 e le strategie future.
Da un utile di 60 milioni di euro del precedente anno fiscale si arriverà a una perdita netta per l’anno in corso e un Ebit rettificato tra 1,1 e 1,2 miliardi (da 1,55).
Riflessi anche sull’occupazione. A rischio ci sono 6 mila posti di lavoro dei quali 4 mila in Germania.
L’unica a brindare è stata la Borsa di Francoforte. All’annuncio della mancata fusione il titolo Thyssenkrupp ha avuto un rialzo del 28,17%.
Infine, “Il consiglio di amministrazione TK ha riesaminato le opzioni strategiche per la società e proporrà al consiglio di vigilanza di non procedere alla pianificata separazione in due società indipendenti.”