“Criticità ambientali di lunga data, legate all’attività estrattiva delle cave di San Pellegrino e di Madonna Scoperta di Narni, peraltro reiteratamente ampliate in aree antropizzate e di pregio naturalistico”: eccolo il motivo di questa mattina dell’incontro del Movimento Cinque Stelle con il Comitato civico, da anni protagonista di numerose e puntuali segnalazioni in merito alla crescente difficoltà di coabitazione tra residenti e simili siti industriali. Erano presenti i consiglieri regionali Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari, nonché dei consiglieri comunali pentastellati di Narni e Amelia, Luca Tramini, Gianfranco Chieruzzi.
Grande attenzione alla centralina a biomasse che insiste all’interno della cava di san pellegrino. Quelli del Comitato Civico vogliono vederci chiaro su quello che viene bruciato in quanto l’impianto è abilitato solo alla segatura di legno, escludendo qualsiasi altro.
Grande attenzione poi per la vicinanza del sito destinato al nuovo ospedale che dista solo cinquecento metri e che sarebbe “investito” dalla normale polvere di lavorazione dello stabilimento, che tritura breccia sia per le attività edili che per il funzionamento delle Acciaierie di Terni. “Vogliamo che sia bloccata qualsiasi altra concessione, che la montagna rimanga integra” hanno detto Liberati e Carbonari. Che hanno sollecitato pure attività ispettive su quello che viene bruciato nei forni della centralina a biomasse per evitare qualsiasi fraintendimento. Il Movimento cinque Stelle ha promesso ulteriori presidi nella zona.