“Buon San Valentino a tutti voi , oggi vi portiamo a Verona, la città degli innamorati,per scoprire i luoghi dove è stata ambientata la tragedia romantica per eccellenza, Romeo e Giulietta”. E’ semplicemente un post apparso su “Italia.it” per il giorno di San Valentino. Ma, in rete, se ne trovano tanti altri. Nessuna menzione, invece, per la città che, per eccellenza, è la città degli innamorati, ovverosia Terni, dove le reliquie del santo patrono degli innamorati, San Valentino, sono custodite.
E Verona, per 4 giorni, ha festeggiato San Valentino con l’evento “Verona in love”.
“Tutto il centro storico di Verona si trasforma per l’occasione con decorazioni, illuminazioni e affascinanti elementi che fanno da cornice alla manifestazione di questi magici giorni e accompagnano gli innamorati tra i monumenti di Verona, avvicinandoli a interessanti appuntamenti con l’Amore.La manifestazione attira ogni anno migliaia di coppie di innamorati che amano ritornare a Verona per festeggiare in una cornice unica al mondo il giorno di San Valentino.”
E il sindaco della città, Flavio Tosi, si fa un selfie con , sullo sfondo, un grande cuore rosso che domina Piazza dei Signori. “Se ami qualcuno portalo a Verona”, recita un claim. A Verona fanno anche la mezza maratona di San Valentino, denominata, “Half Marathon Giulietta e Romeo”. All’ultima edizione hanno partecipato in oltre 7 mila.
Questo per dire che, sì, la festa degli innamorati è di tutti ma San Valentino è solo di Terni. E San Valentino è molto più popolare, in ogni angolo del pianeta, di “Romeo e Giulietta”. E Terni, in questi giorni , dovrebbe essere la meta, per eccellenza, degli innamorati. Non basta “Cioccolentino”, che, pure, quest’anno è andato molto bene. Occorre di più. Le istituzioni, a cominciare dalla regione Umbria e dal Comune di Terni dovrebbero investire risorse importanti per creare un evento di livello nazionale o internazionale. San Valentino è a Terni e la fiera o la pesca di beneficenza vanno bene per una sagra paesana o per una festa di quartiere. Per la parte profana della festa ci vuole un grande sforzo in più. Di tutti.